Il c.t. della nazionale francese provoca il collega dell'Inter ("È come i tabloid inglesi"), e inserisce uno juventino nell'11 ideale: Chiellini. Intanto Trezeguet attacca il tecnico transalpino che non lo convoca: "Ho conosciuto Lippi, Capello, Tigana, Deschamps, Ranieri, gente vincente. Per questo certe decisioni si accettano con difficoltà"
David Trezeguet con la maglia della Nazionale francese.
PARIGI, 23 gennaio 2009 – Sognando la nazionale. Ma non necessariamente quella di Domenech, il "non vincente". David Trezeguet torna a parlare di Francia, in vista della partita "del cuore" contro l’Argentina, l’11 febbraio. Il bianconero fa il punto sui suoi rapporti del c.t. che a sua volta regola i conti con Mourinho, salvando Chiellini nella sua squadra tipo.
BLEUS – "I bleus mi mancano", confessa di nuovo Trezeguet al quotidiano Le10Sport. Colpa anche dell’amichevole contro l’Argentina di Maradona in programma il mese prossimo. L’ultimo incontro tra le due nazionali, nel febbraio 2007 (vittoria dei sudamericani per 0-1, con gol di Saviola), sancì la definitiva rottura tra il c.t. e il giocatore, in campo per 72’, ma totalmente trasparente. Rottura formalizzata con l’esclusione dello juventino dagli Europei del 2008.
TITOLI – Scelta discutibile, per Trezeguet che fa un distinguo tra Domenech e i grandi allenatori: "Ho conosciuto Lippi, Capello, Tigana, Deschamps, Ranieri, tutta gente di alto livello perché hanno vinto. Per farne parte bisogna vincere titoli e se facciamo i conti le cose sono chiare. Per questo certe decisioni si accettano con difficoltà". Una sciabolata che non faciliterà di certo il ritorno in Nazionale.
FRECCIATE – Anche perché il diretto interessato non ha intenzione di farsi da parte. Anzi, l’obiettivo di Domenech è quello cancellare il brutto ricordo di Berlino 2006, puntando tutto "sui Mondiali del 2010, o magari del 2014". E guardandosi intorno fa uno schizzo dell’11 ideale, inserendo in difesa lo juventino Chiellini, in "una squadra che può fare la guerra, per vincere magari senza divertire, ma con molto cuore". Assenti, per non creare tensioni, i francesi. Ma Domenech, sempre parlando al magazine gratuito Sport, punzecchia Benzema: "Non è ancora maturo". E anche Gourcuff: "Deve continuare così se vuole davvero diventare un grande". Ma la frecciata finale spetta di diritto al nemico preferito, Mourinho: "Lui è come i tabloid inglesi. A forza di provocare tutto e tutti non gli si presta più attenzione. Con lui, si arriva sempre a situazioni comiche".
Fonte: La Gazzetta Dello Sport