Dragon Ball

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view post Posted on 8/8/2008, 21:50     +1   -1




SPOILER (click to view)
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Dragon Ball (ドラゴンボール,, Doragon Bōru?) è uno dei manga più popolari del mondo, ideato da Akira Toriyama nel 1984. Il manga fu pubblicato sulla rivista Shōnen Jump dal 1984 al 1995. Gli episodi usciti su Shōnen Jump furono poi raccolti in 42 tankobon. Il manga in Italia fu pubblicato dalla Star Comics dal 1995 al 1997. La prima edizione italiana era formata da 62 volumi (infatti ogni volume conteneva 128 pagine contro le 173 della versione originale) ed è stato il primo manga pubblicato in Italia a essere letto da destra verso sinistra. La prima ristampa (Dragon Ball Deluxe) è formata da 42 volumi, la seconda ristampa (Dragon Ball New) è composta sempre da 42 volumi, ma contiene alcune censure causate da alcune proteste, e la terza ristampa, la cosiddetta perfect edition, anch'essa censurata, è formata da 34 volumi e contiene anche un finale alternativo disegnato recentemente da Toriyama.

Dragon Ball (il titolo significa Sfera del Drago, in inglese) è ambientato sulla Terra (anche se diversa da quella reale: è composta da un unico supercontinente più varie isole, ed è abitata anche da animali antropomorfi) e narra le strane avventure di un bambino dotato di una forza eccezionale, amante delle arti marziali, di nome Goku. La storia si incentra attorno alla ricerca di sette misteriose sfere (le Sfere del Drago, appunto, da cui il titolo) che una volta riunite fanno apparire magicamente un drago enorme che ha il potere di esaudire qualsiasi desiderio a chi lo avesse evocato. Il bene dovrà continuamente contendere le sette sfere al male, per evitare che quest'ultimo le utilizzi per scopi malvagi, in una lotta che sembra non finire mai.

In Dragon Ball la storia si intreccia con altre mostrando varie interpretazioni, arrivando a un punto in cui le avventure di Goku si distaccano abbastanza dalla storia originale della ricerca delle sfere. Il combattimento rappresenta il punto forte che ha reso Dragon Ball uno dei manga più amati al mondo, contando milioni di appassionati in 20 anni di vita del fumetto e dell'anime televisivo successivo: attraverso la lotta i personaggi di questo fumetto compiono una crescita dal punto di vista mentale e fisico al fine di diventare il guerriero più forte dell'universo.

Considerato ormai alla stregua di un prodotto internazionale (la produzione riguardante Dragon Ball ha ormai raggiunto tutto il mondo e consta di videogiochi virtuali, laser disc, DVD, cassette home video, pupazzetti, gadget, ecc...), Dragon Ball è stato pubblicato in ben 14 paesi: USA, Hong Kong, Cina, Italia, Francia (primo paese europeo a trasmettere l'anime), Grecia, Spagna, Corea, Thailandia, Australia, Indonesia, Svizzera, Belgio e Canada.

L'anime
In seguito al successo del manga, furono realizzate tre serie anime: Dragon Ball nel 1986, che raccontava le avventure del protagonista Goku da bambino; Dragon Ball Z nel 1989, e Dragon Ball GT nel 1996, stavolta non tratta da un manga preesistente (che è invece stato pubblicato successivamente), anche se il filone narrativo le riunisce comunque tutte in un'unica storia continua. In Italia l'anime è stato trasmesso la prima volta nel 1989, con un primo doppiaggio (in cui Massimo Corizza prestava la voce a Goku) curato dalla Play World Film e trasmesso dalle tv locali, prima tra tutte Junior Tv, senza alcun tipo di censure o tagli, anche nelle sigle iniziali e finali, cantate nella versione giapponese originale. Anche i nomi dei personaggi e delle tecniche erano rimasti abbastanza fedeli alla versione giapponese, infatti l'onda energetica veniva chiamata Kamehameha come nell'originale. A partire dal 1998 è uscita una nuova edizione a cura della Merak Film per Mediaset; in questa nuova edizione l'anime è stato oggetto di ripetute e pesanti censure per renderlo più adatto ad un pubblico infantile; sono state infatti tagliate numerose scene ritenute spinte, eliminate battute considerate volgari, e sostituite le originali sigle iniziali e finali, con censure anche all'interno di esse. Le prime due serie presentano numerose aggiunte inesistenti nel manga; tali inserti sono scene di carattere secondario, tese solo ad allungare la durata degli episodi e che nulla aggiungono alla trama principale. Questi episodi aggiuntivi (in un caso un'intera saga) sono definiti filler.


La trama
Attenzione: di seguito viene rivelata, del tutto o in parte, la trama di Dragon Ball.
La prima serie inizia quando Goku, un bambino con una coda da scimmia che vive da solo sulle montagne dopo la morte del nonno, incontra Bulma, ragazzina alla ricerca delle sette Sfere del Drago che, se raccolte tutte, permettono di realizzare un desiderio. È la prima volta che Goku vede una ragazza in vita sua, prima non sapeva nemmeno che aspetto avessero. Bulma ha bisogno della sfera di Goku (quella con le quattro stelle, ultimo ricordo di suo nonno) e si rende conto che l'enorme forza del bambino potrebbe esserle utile nella sua pericolosa ricerca, così i due partono insieme. Presto salvano la vita ad una grande tartaruga parlante, facendo poi la conoscenza del suo padrone, il maestro Muten (nell'anime Genio delle tartarughe di mare), un vecchietto arzillo e un po' maniaco (stereotipo ricorrente nelle serie giapponesi), ma anche grande maestro di arti marziali.
Durante il suo viaggio con Bulma, Goku incontra Olong (Oscar nell'anime), un maialino con la capacità di trasformarsi in ciò che vuole per qualche minuto, e che Bulma costringe ad unirsi al gruppo, il predone Yamcha (o Yamko) ed il suo fedele compagno Pual, che dopo essersi scontrati con Goku, finiranno anch'essi per diventare fra i suoi migliori amici.
Nel corso della serie la ricerca delle sfere li porta a scontrarsi ripetutamente con l'ambizioso Pilaf ed i suoi due servitori, i cui robot vengono solitamente sconfitti da Goku senza troppe difficoltà. Mentre sono rinchiusi nel castello di Pilaf, però, Goku ed i suoi amici rischiano che sia il malvagio ad esprimere il desiderio al drago Shenron. Olong riesce però ad anticiparlo, chiedendo un paio di mutandine. Subito dopo, Goku vede la luna piena in cielo e si trasforma in uno scimmione gigante (Oozaru), distruggendo il castello. I suoi amici riescono a farlo tornare normale tagliandogli la coda, dopodiché Goku si addormenta, per poi non ricordare più nulla della sua trasformazione.
Successivamente, Goku si allena nelle arti marziali presso il al maestro Muten, assieme ad un altro giovane allievo, Crilin (o Crili), ed a Lunch (o Laura), ragazza dalla doppia personalità presa come governante. Il rapporto con Crilin è all'inizio molto competitivo, ma i due diventano progressivamente ottimi amici. Yamcha, Crilin e Goku partecipano al loro primo torneo Tenkaichi, una competizione mondiale di arti marziali, ma vengono battuti dal maestro Muten, iscritto al torneo sotto le mentite spoglie di "Jackie Chun" per non farsi riconoscere. Nell'incontro finale, Goku si trasforma di nuovo in Oozaru, e Jackie Chun distrugge la luna per farlo tornare normale.
Una sezione abbastanza ampia di Dragon Ball narra gli scontri di Goku con il Red Ribbon (Esercito del Fiocco Rosso nell'anime), un'organizzazione paramilitare alla ricerca delle sfere del drago. Mentre Goku è alla ricerca della sfera con le quattro stelle, ricordo di suo nonno, il capo del Red Ribbon desidera esprimere il desiderio di diventare più alto.
Al successivo torneo Tenkaichi, i protagonisti fanno conoscenza dell'Eremita della Gru (o Condor), antico rivale del maestro Muten senza scrupoli - nonché fratello di Tao Bai Bai (o Taipai), un killer precedentemente eliminato da Goku per autodifesa -, e dei suoi allievi, Tenshinhan (o Tensing) e Jiaozi (o Rif). I due allievi della scuola della gru sono all'inizio spietati e disonesti (Tenshinhan rompe di proposito una gamba di Yamcha dopo che questi era già svenuto e Jiaozi utilizza la telecinesi dalla platea per intralciare Goku mentre combatte con Tenshinhan), alla fine però i due si ravvedono e diventano amici dei protagonisti. Tenshinhan batte Goku in finale dopo un estenuante combattimento grazie ad un colpo di fortuna.
Subito dopo fa la sua apparizione il Grande Mago Piccolo (o Al Satan), un essere potentissimo con l'intenzione di conquistare il mondo intero e soggiogare la popolazione nel terrore, liberato da Pilaf dopo una lunga prigionia. Uno dei mostri al suo servizio uccide Crilin e Goku si lancia all'inseguimento a bordo della sua nuvola d'oro (o nuvola Speedy) (che gli aveva regalato anni prima il maestro Muten) per vendicare l'amico.
Durante l'inseguimento Goku conosce Yajirobei (o Jirobai). Dopo aver facilmente sconfitto il mostro, i due si recano alla torre di Karin (Obelisco di Balzar nell'anime), dove Goku cerca di diventare più forte per poter sconfiggere il Grande Mago Piccolo. Il Maestro Muten e Tenshinian tentano di intrappolare nuovamente l'essere malvagio con la tecnica della "Mafuba" (o Onda sigillante nell'anime), senza sucesso; il primo anche a costo della vita. Goku, dopo un duro scontro, riesce infine a sconfiggere il nemico, senza accorgersi però che questo riesce a sputare un uovo a grande distanza prima di morire. Poi le Sfere del Drago riportano in vita gli amici eliminati.
Goku passa gli anni seguenti allenandosi presso il "Dio della Terra" (o Supremo) - la parte buona dell'essere che aveva dato vita al Grande Mago Piccolo - ed il suo assistente Mr. Popo, per poi partecipare ad un nuovo Torneo Tenkaichi. Durante i quarti di finale di questo torneo Goku si fidanza con Chichi (a cui aveva promesso di sposarla quando erano bambini, senza capire che cosa significasse), Tenshinian sconfigge una versione cyborg di Tao Bai Bai, Yamcha perde contro il Supremo (che celava la sua identità essendo entrato nel corpo di un essere umano) e Crilin si arrende contro Piccolo (o Junior), il figlio del Grande Mago Piccolo, nato dal suo uovo. In semifinale, Goku sconfigge Tenshinian e Piccolo richiude in una boccetta il Supremo (senza l'essere umano che lo ospitava) respingendo la sua onda sigillante. Durante una estenuante finale, Goku libera il Supremo ed infine sconfigge Piccolo, ma decide di lasciarlo andare perché la sua morte avrebbe comportato anche quella del Supremo.
Nei pochi episodi rimanenti, Goku e Chichi devono trovare un modo per spegnere il fuoco che brucia il castello dello Stregone del Toro (o Giuma), padre di Chichi. Dopo varie ricerche, infine scoprono la causa dell'incendio, riescono a spegnerlo e la serie termina con il loro matrimonio.

Fine della trama.
Per la trama della seconda serie, vedere Dragon Ball Z.
Per la trama della terza serie, vedere Dragon Ball GT.

Evoluzioni dei Saiyan
I protagonisti principali del fumetto sono i guerrieri Saiyan, che durante la storia diventano lottatori sempre più potenti anche (e soprattutto) grazie a mutamenti fisici che si suddividono in diversi "stadi":


Oozaru
L' Oozaru (fusione delle parole Scimmione e Mannaro) è una specie di enorme gorilla dotato di zanne, in cui i Saiyan si trasformano alla vista della luna piena (la quale riflette un certo quantitativo di "onde bluetz"). In questo stadio la forza e l'energia si decuplicano; la mutazione però non può avvenire se il Saiyan non ha la coda. La raggiungono Goku, Vegeta e Gohan. Questa è l'unica trasformazione Saiyan che appare nella prima serie: le altre appaiono solo nelle serie Z e GT.

L'Oozaru Gold (Scimmione Dorato) è uguale all'Oozaru normale, ma differisce da questi solo per il pelo che passa da nero-marrone a dorato e per la forza che cresce a dismisura. Infatti l'Oozaru Gold rappresenta lo stato di Oozaru in fase di Super Saiyan e come per la sua forma normale necessita della coda. L'Oozaru Gold è la chiave d'accesso alla trasformazione in Super Saiyan 4. Vi si trasformano Goku e Vegeta in Dragon Ball GT. Nella serie, la trasformazione avviene grazie alla luce del sole riflessa sulla Terra, che, vista dal nuovo pianeta Plant, emette un tipo di onde con lo stesso effetto delle onde Bluetz. Nel caso di Vegeta, sia libero sia posseduto dallo Tsufuru Baby, dall'amplificatore di onde Bluetz di Bulma, che permette la trasformazione anche in mancanza della coda.


Quasi Super Saiyan
Questo stadio viene raggiunto da Goku nel 4° film tratto da Dragon Ball Z, La sfida dei guerrieri invincibili. I capelli si drizzano ma rimangono del colore naturale, mentre appare un'aura gialla intorno al corpo e le pupille scompaiono. Raggiunge questo stadio anche Trunks del futuro, nel tentativo di trasformarsi in Super Saiyan, e Broly quando ha ancora il diadema che controlla il suo potere sulla fronte.


Super Saiyan
Un'antica leggenda narra che ogni mille anni sarebbe nato un eletto nel popolo Saiyan, e che questo guerriero sarebbe stato capace di controllare l'intero universo per la sua enorme potenza combattiva (una tipica figura di "guerriero supremo" o "definitivo" presente anche in molte culture reali, come ad esempio il Berserkr vichingo, molto simile al Super Saiyan). La mutazione sta nell'aspetto con i capelli che si drizzano verso l'alto e diventano dorati, come pure le sopracciglia, mentre gli occhi diventano di colore verde-azzurro. Nonostante la leggenda, questo stadio viene raggiunto da quasi tutti i personaggi di sangue Saiyan durante il corso della storia, ad esclusione di Pan Bra.

Una volta raggiunto lo stadio di Super Saiyan il Saiyan può ulteriormente evolvere la sua potenza nei seguenti stadi:

Super Saiyan Dai Ni Dankai: questo stadio è intermedio tra il primo e il secondo livello, e viene raggiunto da Vegeta contro Cell, dopo l'allenamento svolto nella stanza dello spirito e del tempo, da Trunks e da Goku. Non presenta particolari problemi, infatti nonostante ci sia un netto sviluppo della muscolatura, aumentano potenza e velocità.

Super Saiyan Dai San Dankai: questo stadio, anch'esso intermedio fra il primo ed il secondo livello, viene raggiunto per la prima volta da Trunks, che ingigantisce i suoi muscoli a dismisura. Utilizza questa trasformazione contro Cell, ma senza risultato perché penalizza la velocità a causa della muscolatura troppo sviluppata. Anche Vegeta e Goku raggiungono questo livello.

Super Saiyan Full Power: questa forma, fisicamente uguale al Super Saiyan, viene raggiunta da Gohan e Goku nella stanza dello spirito e del tempo durante la saga di Cell, che con l'allenamento riescono a rimanere trasformati in Super Saiyan rimanendo calmi e rilassati. Nella saga di Majin Bu anche Vegeta diventerà un Super Saiyan Full Power, mentre Goten e Trunks hanno questa capacità innata.

Super Saiyan II: La forza cresce smisuratamente come l'arroganza, i capelli si drizzano ulteriormente con un solo ciuffo che ricade sulla fronte, l'aura è percorsa da scariche elettriche. Gohan è il primo a raggiungere questo stadio, durante il Cell game. Questo stadio può essere raggiunto dopo intensi allenamenti (come per Goku nell'aldilà) o grazie a una rabbia molto intensa. Vegeta diventa un Super Saiyan II dopo essere stato controllato da Babidy.

Super Saiyan III: Questa trasformazione è molto particolare e complicata e Goku la raggiunge nell'aldilà, utilizzandola per la prima volta contro Majin Bu grasso; i capelli sono sempre dorati, ma questa volta sono lunghi al punto da raggiungere le gambe, mentre scompaiono le sopracciglia. La trasformazione genera un'enorme potenza, utilizzabile solo per poco tempo poiché il consumo di energia è enorme e solo nell'aldilà la si può mantenere a lungo. Goku (senza contare le fusioni) è l'unico ad essere riuscito a raggiungere questo livello.

Super Saiyan IV: è lo stadio finale nell'evoluzione dei Saiyan, la potenza arriva al suo culmine; è sempre Goku ad arrivare prima degli altri a questa trasformazione che la caratterizza per i capelli neri folti e lunghi, ma non tanto come nel terzo livello, il corpo coperto di peli rossi esclusi i pettorali e gli occhi iniettati di sangue e contornati di rosso, con il colore che può essere giallo, nel caso di Goku, o azzurro nel caso di Vegeta; Vegeta raggiunge questo stadio solo in Dragon Ball GT con l'aiuto di una macchina inventata da Bulma.

Super Saiyan Leggendario: questa trasformazione non è raggiungibile attraverso alcun tipo di allenamento o stato emotivo ma è permessa solo a pochi guerrieri Saiyan che possiedono innata in loro la possibilità di arrivare a tale stadio evolutivo. L'aura irradiata da tale Saiyan ha colore verde (contrariamente alla classica aura dorata) così come appaiono di colore verde tenue i capelli, che si drizzano ancora di più. La sua forza aumenta con il procedere del combattimento, senza risentire della fatica, rendendolo perciò molto difficile da sconfiggere. Rimane comunque un livello inferiore al Super Saiyan II, essendo la massima evoluzione del primo livello di Super Saiyan. Raggiunge questo particolare stadio solo Broly, che appare nei film tratti da Dragon Ball Z "Il Super Saiyan della leggenda", "Sfida alla leggenda" e "L'irriducibile bio-combattente".


Sfere del Drago
Queste sfere sono state create dal Dio della Terra (il Supremo nell'anime), un alieno di razza namecciana, a immagine e somiglianza di quelle di Namecc, il suo pianeta natale (con la differenza delle dimensioni: quelle namecciane sono tre volte più grandi!). Il loro aspetto è quello di piccole sfere di colore arancione della consistenza della pietra punteggiate da un numero variabile di stelline stilizzate rosse.

Chiunque riesca a riunire le sette sfere, potrà evocare il drago Shenron ed esprimere un desiderio, dopodiché esse si disperderanno nuovamente sul pianeta Terra e resteranno tramutate in pietra per un anno. Ognuna di loro contiene un drago custode, draghi che si risveglieranno in Dragon Ball GT a causa di uno sfruttamento eccessivo delle sfere magiche, portando caos e morte sulla Terra.

Infatti durante la saga il drago viene evocato per ben 9 volte quando il suo creatore in realtà le aveva concepite per essere utilizzate una volta ogni 100 anni, in quanto trovarle sul pianeta sparse chissà dove doveva essere molto difficile: invece la protagonista femminile Bulma, (figlia dello scienziato inventore delle capsule e proprietario della Capsule Corporation) riesce a inventare un "radar" (il Dragon Radar - "Radar del Drago") capace di captare il segnale energetico prodotto dalle sfere magiche, in modo che possano essere trovate facilmente. Il Dragon Radar funziona anche con gli altri tipi di sfere.

I desideri espressi durante la storia sono i seguenti:

Per impedire che il malvagio Pilaf diventi il padrone della Terra, Olong, un maialino trasformista amico di Goku, lo anticipa esprimendo il desiderio di ottenere delle mutandine femminili.
Goku si incarica personalmente di trovare le sfere e riunirle per riportare in vita Bora, il padre di un bambino indiano (Upa) ucciso dal killer Tao Bai Bai.
Il Grande Mago Piccolo (padre di Piccolo) appartenente alla famiglia demoniaca si impossessa delle sfere riuscendo quasi ad eliminare Goku ed esprime il desiderio di possedere la giovinezza eterna.
Il piccolo Goku ha ormai sconfitto il Grande Mago Piccolo ed è il momento che le vittime della sua malvagità tornino in vita.
Goku viene resuscitato al momento dell'arrivo sulla Terra di due Saiyan malvagi, Nappa e Vegeta.
Durante lo scontro tra Goku e Freezer (tiranno regnante nell'universo) le sfere vengono utilizzate per resuscitare tutte le persone uccise dal tiranno e dai suoi seguaci.
Dopo la sconfitta di Cell, le sfere del drago hanno riportato in vita tutti coloro che erano stati uccisi da quest'ultimo e hanno rimosso l'esplosivo presente nel corpo di C-17 e C-18.
Le sfere del drago vengono usate da Bulma per far tornare in vita tutte le persone uccise da Vegeta nel giorno del 25° torneo Tenkaichi, tranne i malvagi.
Le sfere del drago vengono utilizzate per cancellare il ricordo dello spietato Majin Bu dalla mente della gente.
Le sfere del drago vengono utilizzate spesso anche nei film di Dragon Ball, ma i desideri espressi non vengono conteggiati nella serie animata.

Nell'universo di Dragon Ball, Akira Toriyama ha inserito l'esistenza di altre tipologie di sfere del drago oltre a quelle descritte: le sfere del drago namecciane e le sfere del drago demoniache (in Dragon Ball GT).

I nomi delle sfere del drago sono:

Sfera n°1: Isshinchu
Sfera n°2: Ryanshinchu
Sfera n°3: Sanshinchu
Sfera n°4: Sushinchu
Sfera n°5: Vushinchu
Sfera n°6: Ryushinchu
Sfera n°7: Chishinchu

Sfere del Drago namecciane
Sono tre volte più grandi di quelle terrestri e il tempo in cui restano tramutate in sassi dopo il desiderio è un anno namecciano (corrispondente ad un terzo dell' anno terrestre). Si possono esaudire tre desideri, ma per evocare il drago Polunga è necessario conoscere una parola d' ordine ed esprimere i desideri in lingua namecciana, e con ogni desiderio non si può resuscitare, almeno nella versione originale di queste sfere, più di una persona morta.

I desideri espressi al drago Polunga durante la storia sono i seguenti:

Resuscitare Piccolo, teletrasportarlo sul pianeta Namecc e trasferire sulla Terra tutte le persone presenti su Namecc tranne Goku e Freezer.
Trasferire l'anima di Crilin sulla Terra, resuscitare Crilin e resuscitare Yamcha.
Resuscitare Tenshinhan, resuscitare Jiaozi e trasferire i namecciani su un nuovo pianeta.
Ricreare la Terra che era stata distrutta da Majin Bu, resuscitare tutte le persone morte dopo il 25° torneo Tenkaichi tranne i malvagi, ridare la forza a Goku.
Ricreare la Terra distrutta dalle sfere malvage dopo un anno dall'attivazione.

Sfere del Drago dalla stella nera
Apparse in Dragon Ball GT, queste sfere del drago sono simili a quelle terrestri e namecciane, ma con le stelle più grandi e di colore nero. Sono state create dal Grande Mago Piccolo quando ancora non si era separato dal Dio della Terra; per questo motivo sono le sfere più potenti mai create. Quando si attivano appare un drago Shenron enorme e potentissimo, di colore rosso con le scaglie dorate. Dopo l'uso si spargono in tutto l'universo, e, se non si ritrovano entro un anno, il pianeta sul quale sono state usate si estingue (le modalità della distruzione del pianeta non sono state svelate dal cartone). Di tali sfere si sono perse definitivamente le tracce durante la serie. Infatti, durante la parte di Baby, Piccolo si lascia volontariamente morire nell'esplosione del pianeta Terra proprio per distruggere le sfere dalla stella nera, che riteneva estremamente pericolose; è ciò che il namecciano dirà mentalmente a Gohan prima di lasciarsi morire nell'esplosione del pianeta Terra. Evidentemente le sfere dalla stella nera, a differenza delle sfere normali, erano ancora legate a Piccolo, in quanto create dal Supremo quando questo era ancora un tutt'uno col Grande Mago Piccolo.

I desideri espressi con queste sfere sono i seguenti:

Far tornare Goku bambino.
Creare il pianeta nativo di Baby, Plant, vicino alla Terra.

Altre opere
Oltre le tre serie televisive, sono stati realizzati alcuni lungometraggi, editi in Italia da Dynamic Italia (ora Dynit), che raccontano storie ambientate nell'universo di Dragon Ball. In totale sono stati prodotti 4 film sulla serie di Dragon Ball, 13 sulla serie Dragon Ball Z, e 3 episodi speciali che riempiono dei "buchi" presenti nella saga. Questi film riassumono fatti visti nella serie o aggiungono nuovi eventi e personaggi risultando in gran parte incongruenti con la normale serie.

L'unico vero OAV è basato sul videogioco per Nintendo chiamato in Giappone Dragon Ball Z Gaiden: Saiyajin zetsu metsu keikaku, dove tutti i principali antagonisti sono ritornati in vita a causa di uno Tsufuru, il Dr. Raichi, che vuole vendicarsi dei Saiyan che hanno sterminato il suo popolo e occupato il loro pianeta.


Speciali TV
Le origini del mito: Bardak - padre del neonato Goku - durante la conquista, viene colpito da un abitante del pianeta Kanassa e riceve il potere di vedere il futuro della sua razza; scopre così che Freezer vuole annientare i Saiyan perché teme che essi possano diventare troppo potenti.
La storia di Trunks: nel futuro, la popolazione della Terra è stata sterminata dagli androidi C-17 e C-18, e i pochi superstiti si nascondono per sopravvivere. Tra di loro ci sono Trunks e il suo maestro Gohan, gli ultimi guerrieri che lottano ancora dopo la morte dei più forti, Goku, Piccolo e Vegeta. La storia di un futuro alternativo che viene poi evitato grazie ad un viaggio indietro nel tempo di Trunks.
Goku Gaiden: esiste uno speciale televisivo chiamato Goku Gaiden, trasmesso in Italia a seguito di Dragon Ball GT con il nome L'ultima battaglia. La storia è ambientata 100 anni dopo l'inizio dell'ultimo torneo Tenkaichi in Dragon Ball Z: Pan, ormai anziana, ha un nipote che è uguale a Goku, da questo il nome Goku Jr., che dovrà dimostrare che in lui c'è ancora sangue Saiyan.

Film
È stato realizzato anche un film di produzione cinese nel 1989 con attori in carne ed ossa e sconosciuti, Dragon Ball - Il film, basato sulla prima serie. Il film ebbe uno scarso successo, penalizzato da una realizzazione tecnica molto povera che rendeva evidente il basso budget utilizzato.

Erano giunte voci nel 2002 di una realizzazione di un live action di Dragon Ball Z ad opera della 20th Century Fox ma, dopo circa 5 anni, si iniziò ad affermare con certezza che ogni iniziativa era stata bloccata, con buona pace dei fan che temevano che nella trasposizione cinematografica l'originalità e il vero potenziale di Dragon Ball sarebbero stati persi. Invece, il 2 ottobre 2007 la 20th Century Fox ha avviato le fasi di produzione per la realizzazione del primo film sul manga e anime di Akira Toriyama, intitolato semplicemente Dragonball[1][2]. La pre-produzione ha avuto inizio il 1° novembre 2007, mentre il 15 novembre la 20th Century Fox ha annunciato ufficialmente la data dell'uscita nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, il 3 aprile 2009[3]. La pellicola è diretta da James Wong, già noto per film come Final Destination 3 e la serie TV X-Files; l'ideatore della serie Akira Toriyama ha preso parte alla realizzazione del film nel ruolo di sceneggiatore. Le riprese sono iniziate a gennaio 2008 e vengono girate tra Los Angeles in California e Durango in Messico.[4] A interpretare Goku è Justin Chatwin mentre la parte di Piccolo è stata affidata a James Marsters.[5]


Parodie
Nel nostro paese sono apparse tempo fa un paio di parodie basate sul manga di Toriyama, ma oggigiorno sono piuttosto rare da trovare a causa delle piccole dimensioni delle case editrici e del loro successivo fallimento:

Dragon Ball AF: serie di cui è circolata la storia in Internet ma di cui Akira Toriyama, autore del manga originale, ha sempre negato di essere l'artefice. La voce si è susseguita anche sulle riviste specializzate, e data la popolarità delle serie originali ha avuto una risonanza mediatica molto marcata. L'inconsistenza delle voci ha fatto supporre che si trattasse di una leggenda metropolitana. Si ritiene infatti che la sigla AF sia l'acronimo di Another Future, o di April's Fool (pesce d'aprile). In questa storia, tra l'altro, si parla di un ipotetico quinto livello di Super Saiyan.
Dragon Fall: serie argentina realizzata da un gruppo di disegnatori chiamato Hi no Tori Studio sullo stile di Dragon Ball Z, pubblicato in Italia dalla casa editrice Marenero. Dragon Fall riprende abbastanza bene lo stile di disegno di Toriyama e aggiunge innumerevoli altre parodie di manga, fumetti, film e cartoni alla parodia principale. Sebbene la serie in originale fosse molto lunga, tanto da toccare tutto Dragon Ball Z e anche Dragon Ball GT, in Italia è apparso solo il primo numero, dato che la Marenero è fallita subito dopo la sua pubblicazione.
Dragor Pall: un fumetto demenziale e satirico ispirato ai personaggi di Toriyama, pubblicato dalla casa specializzata in parodie Zero Press.
Dragon Ball X: nome a cui corrisponde un hentai dōjinshi pubblicato anche in Italia, che vede come protagonisti Goku e Chichi, collocato nell'intervallo concesso da Cell prima del Torneo Tenkaichi da lui stesso indetto. Per estensione, è diventato un nome generico a cui sono associati diversi doujinshi di Dragon Ball, fra cui il più conosciuto è Kamehasutra.

Videogiochi
Il successo di Dragon Ball è stato sfruttato anche da numerosi videogiochi, come ad esempio Dragon Ball GT: Final Bout e Dragon Ball Z: Ultimate Battle 22 per Playstation e Super Dragon Ball Z, Dragon Ball Z: Budokai 3, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 (intitolato in Giappone "Sparking Neo") e Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 (in Giappone "Sparking Meteor") per Playstation 2 e per Nintendo Wii, Dragon Ball Z: Shin Budokai 1 e 2 per PSP e "Dragon Ball Z: Burst limit" per PlayStation 3.


Strategie commerciali
Intorno al 2001 Dragon Ball raggiunse l'apice del successo in Italia, motivo per cui aumentarono le serie e gli oggetti relativi a Dragon Ball. Oltre alla collana Dragon Ball Deluxe, al tempo in uscita, furono pubblicate due nuove e diverse edizioni, la De Agostini distribuì le serie Z e GT in cassetta, e fu creata la raccolta "Dragon Ball Z scacchi" con le pedine rappresentate da personaggi di Dragon Ball e relativi fascicoli sugli scacchi. Inoltre furono commercializzati anche pupazzi (le cosiddette "action figure"), carte da collezionare e molti videogiochi relativi per Playstation 1 e 2 ed altre console.


Censure e modifiche
Nella prima serie sono presenti numerose censure e modifiche, come scene tagliate, fermi immagine, dialoghi moderati o cambiati del tutto, taglio di qualunque riferimento giapponese e l'aggiunta di voci fuori campo. Ad esempio, spesso quando un personaggio è inquadrato da dietro vengono aggiunte delle voci fuori campo o dei pensieri. Molte sono le scene in cui nella versione originale è presente il silenzio, mentre in Italia sono state aggiunte battute aggiuntive: ad esempio, nelle occasioni in cui i guerrieri si scrutano senza parlare, nella versione italiana spesso sono aggiunti pensieri fuori campo.
La censura più conosciuta è indubbiamente quella dei primi episodi, dove Goku che non è ancora in grado di capire la differenza tra maschio e femmina toglie le mutandine a Bulma mentre dorme, quest'ultima non essendo al corrente il giorno dopo, in cambio di una sfera del drago in possesso dell'eremita delle tartarughe Muten, alza la gonna. Tale scena è stata eliminata anche dalla versione cartacea scatenando un putiferio.
Quando Yamcha combatte contro l'uomo invisibile di Baba, i suoi amici escogitano un trucco per renderlo visibile: mostrano il seno di Bulma a Muten in modo che questi erutti sangue dal naso sull'uomo invisibile. La scena è stata censurata tagliando la scena dove Crilin spoglia Bulma e sostituendo la frase precedente: Crilin apostrofa Muten dandogli del pelato ed è questo a provocargli l'uscita del sangue dal naso.
Dragon Ball Z è stato censurato in un'unica messa in onda, in cui venne eliminata la scena dove Freezer, dopo aver ferito Crilin, lecca il sangue che cola dalle sue ferite; tuttavia la scena è stata reinserita nella messa in onda successiva.
 
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