[Recensione] Mortal Kombat Armageddon

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view post Posted on 16/10/2008, 19:41     +1   -1




Mortal Kombat Armageddon

Ha segnato la storia dei picchiaduro introducendo un livello di violenza e sangue mai visti prima, uno stile grafico rivoluzionario e una delle principali saghe a riuscire a rivaleggiare con sua maestà Street Fighter. Il passaggio alla terza dimensione e alla grafica poligonale non è stato però il massimo, portando Mortal Kombat a retrocedere nelle file della massa di giochi che invadevano il mercato, tra delusioni cocenti per i fan e pochi guadagni per la povera Midway, almeno finchè gli sviluppatori non si sono decisi a rimboccarsi le maniche per cercare di riportare Sub-Zero e compagni nell’olimpo dei giochi di lotta. Come già accaduto in passato per gli episodi bidimensionali con Mortal Kombat Trilogy, anche questa volta i creatori della saga hanno deciso di realizzare un cross-over per “festeggiare” l’addio della serie alle console a 128-bit, in attesa di approdare sulle nuove macchine mangia poligoni ad alta definizione. Purtroppo ci duole constatare che per il mercato europeo è stata cancellata la versione per Xbox di questo Mortal Kombat Armageddon, ma ormai la console Microsoft è deceduta dall’arrivo della sorellina 360 ed era logico attendersi che anche commercialmente sarebbero state inevitabili queste scelte.

La resa dei conti!!
La storia alla base di Mortal Kombat non è mai stata banale o fine a sè stessa, come avviene spesso per i giochi del genere, ma si è sempre basata sulla lotta tra bene e male, unendo mondi paralleli e sconosciuti, mostrando la grande fantasia dei suoi creatori; proprio grazie a questa caratteristica il franchise è riuscito ad allargarsi ad una moltitudine di spin-off che riprendevano le gesta dei singoli eroi. Ora però sembra che la lotta per la supremazia sia arrivata al suo culmine portando alla battaglia decisiva, quella che deciderà chi sarà l’imperatore supremo. Per far ciò preparatevi a scegliere tra un numero di lottatori impressionante, ben 62 tra quelli storici della saga (praticamente ci sono tutti) più quelli che creerete voi con l’apposito editor di personaggi. Ma andiamo con ordine, e vediamo come si mostra il gameplay di questo picchiaduro, che sin da subito possiamo affermare essere più ricco di ciò che si potrebbe immaginare. Dopo aver scelto il nostro eroe ci ritroveremo a dover scalare come sempre la colonna di nemici che ci separerà dal nuovo boss finale, un essere di fuoco e lava non dissimile da Cinder (Killer Instinct), anche se molto più grosso, tale Blaze. A differenza dello scorso episodio, Deception, è stata tolta la barra della difesa ed implementate delle counter che vi permetteranno in ogni momento, mediante la pressione di L2 al momento opportuno, di interrompere le combo avversarie. I combattimenti adesso sono molto più tecnici e meno veloci e frenetici di prima, ogni lottatore non avrà che un solo stile di lotta oltre che a quello usato con l’arma, sempre intercambiabili in ogni istante del match con la pressione di L1; tutto ciò porterà spesso a cercare di infilare brevi combo che riescano a togliere molta energia, limitando l’uso delle super mosse che, sebbene sempre utilissime, hanno assunto un aspetto meno importante che in passato. Un altro stile di lotta molto importante in questo episodio è quello delle combo aeree, infatti riuscire a lanciare in aria il nemico e devastarlo con una combo aerea assicura maggiori risultati oltre alla possibilità di ridurre al minimo la possibilità di un contrattacco. Le arene di combattimento sono rimaste inalterate rispetto al passato: oltre ad essere diventate tantissime e tutte ispirate alle classiche viste nella serie, sono molto interattive, con la possibilità di distruggere molti elementi che le costituiscono, e multilivello, grazie all'opportunità offerta al giocatore di lanciare un nemico contro una parte dello stage che ne nasconderà un secondo (proprio come accade con la serie di Dead or Alive della Tecmo). Un'ultima nota di merito è dedicata alla versione online del gioco che offre la possibilità di sfidare ogni avversario del globo ed ucciderlo umiliandolo e prendendolo in giro…cosa che non hai mai prezzo e che da molta soddisfazione.

Creare la Propria Fatality
Una delle caratteristiche che ha reso Mortal Kombat celebre in tutto il mondo è senza dubbio rappresentata dalle mosse finali che si potevano eseguire per uccidere nella maniera più spietata e spettacolare possibile il proprio nemico; purtroppo, e ribadiamo purtroppo, in questo Armageddon i programmatori hanno avuto la pessima idea, a nostro avviso, di inserire una nuova forma di Fatality nella quale sarete voi a decidere tutto. Sostanzialmente alla fine dell’incontro e dopo aver udito la classica frase "Finish Him!" apparirà sullo schermo un contatore di tempo entro il quale dovremo inserire una sequenza di apertura per una mossa finale, e farne seguire molte altre (fino ad un massimo di 11) per ottenere sempre più tempo e l’esecuzione della finisher che terminerà il tutto. Come avrete capito, non ci saranno più mosse reimpostate e realizzate per ogni singolo personaggio, ma dovrete semplicemente inserire 10 combinazioni diverse e terminarle con la finisher per avere quella che viene definita la Extreme Fatality. Le animazioni non cambiano a seconda dei personaggi, l’unica differenza risiederà nel possesso o meno di un arma; anche se molto divertente e ottima per testare le capacità dei giocatori di premere i tasti nella giusta sequenza abbiamo trovato il tutto meno divertente dei precedenti capitoli, anche perché avremo preferito l’inserimento di classiche mosse finali come le Animality o comunque qualcosa di più strettamente legato alle caratteristiche del personaggio (Sub-Zero che congela il nemico e lo fa a pezzi, Scorpion che mostra il teschio e incenerisce l'avversario ecc.). Sono sempre presenti invece le Instant Fatality che si eseguiranno semplicemente lanciando il nemico contro una zona delimitata di alcuni stages che nascondono delle trappole mortali.

Mini-Giochi nel gioco
Per non lasciare nulla al caso la Midway ha ben pensato di inserire anche dei giochi che diversificassero il più possibile il loro prodotto rendendolo unico. All’interno di Mortal Kombat Armageddon risiedono infatti un gioco di kart, il nuovissimo Konquest e l’emulazione di Ultimate Mortal Kombat 3.

Motor Kombat
Chi non conosce Mario Kart? Crediamo nessuno, ebbene questa modalità di gioco si ispira al classico di casa Nintendo ambientando il tutto nell’universo di MK. Alla guida di un apposito mezzo, che cambierà a seconda del personaggio usato, dovremo affrontare alcuni percorsi portandoci alla prima posizione per vincere, non senza difficoltà. Le gare sono caratterizzate ovviamente da numerosi ostacoli ed anche da alcuni oggetti bonus che troveremo sparsi e che ci daranno vantaggi con turbo o seminando il panico tra gli altri concorrenti (che comunque potremo cercare di buttare fuori pista con delle “sportellate”). Anche se molto semplice e non troppo complesso il titolo risulta divertente ed un buon passatempo tra una battaglia e l’altra, tenendo sempre a mente che si tratta di un extra e di conseguenza non ci si deve attendere certo un titolo completo o perfetto.

Konquest Mode
Come in passato anche questa volta ci ritroveremo con la modalità Konquest che andrà ad ampliare e rendere più completa la storia di questo gioco. Diversamente dalle versioni passate questa volta Midway ha preferito darci un titolo più lineare e simile ad un picchiaduro a scorrimento che ad un piccolo gioco di ruolo a missioni, il tutto per presentarci due nuovi lottatori che arricchiranno il roaster già enorme della saga: Taven e Daegon. La storia alla base del mini-gioco è la salvezza del mondo di Taven ed il ritrovamento dell’armatura degli dei per sconfiggere Blaze. Il titolo ci metterà alla guida di Taven che, attraverso varie battaglie e livelli, dovrà portare a termine il compito assegnatogli dal suo drago guardiano, non senza difficoltà. In primo luogo non avremo da subito tutti i poteri del lottatore, ma li acquisiremo lungo il tragitto, esplorando le varie zone (dove troveremo anche molti oggetti che andranno a sbloccare alcune caselle della cripta); i combattimenti saranno molto simili a quelli visti in Shaolin Monks, con la possibilità di usare alcuni elementi dei fondali per uccidere subito i nemici (impalandoli contro alcuni oggetti ad esempio) o infliggendo loro molti danni con delle combo che potranno terminare anche con delle Fatality. I boss si divideranno in due categorie, quelli grossi e cattivi, che affronterete all’interno del Konquest, e quelli caratterizzati dai personaggi del gioco, che andranno affrontati in un classico combattimento di Mortal Kombat Armageddon. Purtroppo la brevità del gioco, solo 10 ore, e la sua linearità (avrete un percorso prefissato), rendono il tutto giocabile solo per sbloccare alcuni segreti ed extra (tra cui i personaggi nascosti della modalità principale) altrimenti sarebbe un esperienza più che evitabile, non tanto per le sezioni di combattimento ma per quelle di esplorazione dove spesso e volentieri il metodo del “trial & error” la fa da padrone.

Ultimate Mortal Kombat 3
Un cross-over con gran parte dei personaggi apparsi negli episodi in 2d della serie…semplicemente imperdibile da solo, figuriamoci come valore aggiunto.

Una Chun-Li in Mortal Kombat!!
Ebbene si, potrete fare anche questo. I programmatori hanno inserito in questo MKA un nuovo extra che farà felici i più, ovvero la possibilità di creare il proprio combattente partendo da zero. Non solo avrete modo di modificare ogni particolare del viso, con un editor facciale molto avanzato e ben fatto, ma anche quello di scegliere i vestiti, lo stile di combattimento, l’arma e tutte le varie mosse e combo da utilizzare durante la lotta. L’editor è senza dubbio realizzato con cura e con la scelta di ben 128 stili di combattimento a disposizione avrete modo di sbizzarrirvi nella creazione del guerriero o lottatrice perfetta, fosse anche con la pelle verde alla Hulk o mezza nuda come piace a noi.

Una visitina alle tombe
Anche se moto ridimensionata c’è sempre la cripta in MKA, ovvero una modalità nella quale sarà possibile sbloccare tutti i segreti del gioco spendendo i numerosi soldini che si guadagneranno durante l’esplorazione del Konquest o nelle battaglie della modalità arcade; inutile dire che tra elementi essenziali per il gioco, come i costumi alternativi di ogni lottatore e nuove vesti per l’editor dei personaggi, avremo moltissime foto, musiche, immagini ed artworks nonché video di ogni tipo riguardanti questa saga. Una di quelle cose che farà giocare e rigiocare il titolo finchè non avrete sbloccato tutto; come sempre molto interessante per l’aumento della longevità.

Sangue in quantità industriale!
Il sangue che scorre lungo i corpi dei lottatori, che schizza ogni dove, che zampilla ad ogni combo e che dà il meglio di se nelle fatality…è Mortal Kombat. La grafica del gioco è stata leggermente alleggerita rispetto gli episodi passati, con un minor numero di poligoni presenti su schermo, ma tutto ciò ha portato ad un aumento della qualità delle texture e della pulizia visiva. I personaggi denotano un numero di mosse ed animazioni mai visto prima, con una diversificazione che ha permesso la scrematura del lotto di guerrieri dando ad ognuno una propria dimensione, eliminando di fatto i vari cloni presenti nei capitoli precedenti. Ottime le arene di gioco, che oltre ad essere tantissime ed ottimamente diversificate, si mostrano a più livelli e con molti elementi interattivi, dalle armi disponibili e sparse per esse agli oggetti distruggibili per finire con le “Instant Fatality” eseguibili dai giocatori grazie alle trappole contenute. Le musiche sono ottime e adatte al gioco, come sempre, mentre i campionamenti audio risultano di una quantità spropositata, partendo dalle voci ed urla di dolore e sofferenza alle ossa che si rompono, alle esplosioni e quant’altro presente nel gioco.

Commento finale
Un modo migliore per dare una fine alla saga di Mortal Kombat su Playstation 2 non poteva esserci, vista la quantità di modalità di gioco presenti ed il numero di personaggi, senza contare il Konquest e la possibilità di creare un proprio guerriero, questo Armageddon risulta imperdibile per i fan della saga, oltre ad un ottimo picchiaduro adatto ad ogni appassionato del genere. Un ottimo lavoro da parte dei ragazzi della Midway che premia una saga che ritrova la sua dimensione anche nel mondo poligonale, risultando tra i migliori anche in questa veste grafica e senza dubbio il più giocabile online su una console Sony.

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