PS3 vuol dire retrocompatibilita'?

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darinho93
view post Posted on 26/11/2008, 19:00     +1   -1




Il fenomeno, o sarebbe meglio dire il caso, sollevato dalla questione retrocompatibilità è piuttosto spinoso e ancora non del tutto definito. In questo speciale cercheremo di analizzare la cronistoria degli eventi, e di conseguenza, le differenti versioni delle console Sony PlayStation 3 che hanno interessato la questione sopracitata. Per capire meglio le caratteristiche dell’argomento e delinearne aspetti positivi e negativi è preferibile fare una distinzione fondamentale fra emulazione hardware e software. Senza entrare troppo nel dettaglio, è possibile sintetizzare nel seguente modo la differenza espressa: l’emulazione hardware prevede la presenza fisica del chip (in questo caso principalmente si parla di Emotion Engine e Graphics Synthetizer, rispettivamente processore e scheda grafica di PS2) rispetto alla semplice emulazione software di quest’ultimo.
Nel primo caso la compatibilità con software precedenti è pressoché totale (un margine del 99%), ma i costi di produzione, ovviamente, sono maggiori. Nel secondo caso, invece, i costi sono nettamente inferiori, ma il carico di lavoro necessario per emulare un intero chip, è delegato al processore, nella fattispecie al Cell.

Playstation 3 e retrocompatibilità
I primi esemplari di Playstation 3 usciti nel Sol Levante e in Usa godevano di emulazione hardware. In particolare ricordiamo le versioni da 20 GB (successivamente tolta dal mercato causa poco interesse da parte del pubblico) e da 60 GB presenti in quel periodo sul mercato asiatico e americano.
Con l’uscita sul suolo occidentale del mese di Marzo, le cose iniziarono a complicarsi. I primi modelli rilasciati in Europa da 60 GB godevano semplicisticamente dell’emulazione software via Cell dell’Emotion Engine, ed era presente fisicamente soltanto il Graphics Synthetizer. Questo permetteva un discreto margine di compatibilità (circa il 75% dei titoli Playstation 2 in catalogo) e consentì ad una larga utenza di usufruire ancora di vecchie glorie della passata generazione di console. Sony si occupava soltanto di aggiornare la lista dei titoli compatibili e di rilasciare di tanto in tanto aggiornamenti firmware in grado di limitare i problemi o aumentare il parco titoli PSOne e PS2 a disposizione degli utenti Playstation 3.
La versione da 60 GB fu soppiantata dopo poco più di un anno di vita, dal modello da 40 GB che non aveva alcun tipo di emulazione, gettando nello sconforto l’utenza Sony, maggiormente sensibile alla retrocompatibilità. Il motivo di tale decisione fu, banalmente e prevedibilmente, una questione commerciale. Per ridurre i prezzi di vendita al pubblico, infatti, i dirigenti Sony decisero di eliminare del tutto le componenti hardware di Playstation 2, lasciando invariata l’emulazione per i titoli PSOne. Nonostante le critiche ricevute in proposito, la situazione non è cambiata, anche se più volte si è vociferato di un ritorno alle origini grazie a nuovi firmware, ma ad oggi nessuna notizia ufficiale è stata annunciata.

Situazione attuale
Col passare del tempo, la concorrenza per Sony si fece agguerrita e per abbattere ulteriormente i costi di produzione i responsabili della società decisero di eliminare pian piano l’emulazione hardware da tutti i modelli delle console per qualunque mercato. La situazione attuale prevede, infatti, un modello da 80 GB distribuito da qualche mese in Nord America, retrocompatibile tramite emulazione software, e la recente introduzione della stessa versione sul suolo occidentale. La storia di ripete, ed anche in questo caso per le versioni europee dei modelli da 80 GB non è prevista alcuna emulazione, né hardware, né software. Tale scelta non farà sicuramente piacere a tutti coloro che, in procinto di compiere il grande passo, potrebbero aver pensato di permutare la "vecchia" PS2 con la sorella maggiore, in quanto è molto probabile che ogni utente Sony di vecchia data disponga di una ludoteca ben estesa e, nonostante gli evidenti cambiamenti qualitativi tra le diverse generazioni di console, alcuni prodotti potrebbero rappresentare qualcosa in più rispetto ad una normale esperienza, quindi meritevoli di essere rispolverati di tanto in tanto, anche solo in memoria dei bei tempi andati.
Un analisi approfondita della situazione suggerirebbe pesanti critiche alle politiche di marketing intraprese da Sony, che puntualmente sembra denigrare il mercato occidentale. Tuttavia è lecito supporre e sperare che i dirigenti, i tecnici e le risorse della società in generale, siano preferibilmente investite nello sviluppo di software innovativo e al passo coi tempi, anziché fossilizzarsi troppo sui titoli del passato, nonostante le voci a riguardo continuino a circolare. Se ancora non possedete una PS3 valutate quale modello potrebbe fare al caso vostro e, avvalendovi delle infinite possibilità presenti nella rete, fate la vostra scelta.
 
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