La censura degli anime

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view post Posted on 17/1/2009, 12:18     +1   -1

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Breve viaggio nell'universo della censura!
Una volta il fenomeno era tristemente noto solo tra gli appassionati di anime giapponesi. Ora si estende in TV a tutto e tutti, da Buffy l’ammazzavampiri ai reality show. Non vogliamo qui discutere di come, dove e quando la censura, per motivi politici, storici o religiosi, ha colpito nei secoli (argomento controverso e, a tratti, difficile e delicato da affrontare). Concentreremo perciò la nostra attenzione sul destino che continua ad avversare le serie animate giapponesi (e non solo). In altre parole: in che modo e per quale ragione avvengono tagli e complete riscritture delle serie nipponiche? Ed esiste un qualche reale fondamento logico a questa pratica?

OTAKU e gruppi di controllo
Se dieci anni fa la scelta di “adattare”, o meglio “censurare” titoli come Sailor Moon e Rayheart, scuoteva il pubblico – provocando l’ira degli appassionati, che protestavano per la “loro” serie massacrata – oggi questa politica sembra essersi estesa a tutta la programmazione. Come un virus. E come un virus si sono moltiplicate le associazioni di genitori, i movimenti a tutela dei minori e via discorrendo. Ci stuzzica un dubbio: questo proliferare di “guardiani a tutela della morale” si rivelerà alla fine utile o dannoso? È giusto arrogarsi il diritto di educare i figli degli altri? I vari gruppi “di controllo” sembrano aver già deciso per tutti: “questo può andare in onda, questo no; qui si esagera; questa è una fascia protetta, questa no”. Insomma, sembra sia dato per scontato che tutti i bambini d’Italia siano soli davanti alla TV, 24 ore su 24, e che per questo possano essere vittime “dell’aggressione” via etere.
Forse qualche genitore potrebbe obiettare che i propri figli non sono lasciati allo sbando. O ancora rivendicare il proprio diritto, di singolo genitore – inteso come essere pensante, che tende all’autonomia e al libero arbitrio – capace di decidere che cosa il figlio possa vedere in TV o meno, quanto tempo possa passare davanti allo schermo, etc. Ma la situazione oggettiva che abbiamo dinanzi è purtroppo diversa: un ristretto gruppo di persone, ogni giorno, detta le regole, sancisce i principi, censura e condanna, per tutti, esercitando “la verità” con un potere sovrano. Più che azioni a tutela dei bambini, i proclami dei sedicenti “gruppi di controllo” sembrano continue affermazioni d’incapacità rivolte a tutti i genitori. Il concetto, in pratica, è più o meno questo: “Non sapete educare i vostri figli, quindi ci pensiamo noi a farli crescere con sani principi”. Suona un po’ patetico, non trovate?
Ma vediamo ora tre casi di anime dal processo di adattamento a dir poco travagliato.

caso 1 - hana yori dango
Splendida serie dedicata al pubblico femminile, innovativa e unica per il suo taglio e per il charecter design. Al centro della vicenda troviamo una ragazza povera, iscritta a un collegio privato destinato all'elite. I problemi di ogni giorno, il contrasto tra classi sociali e i primi amori sono i temi portanti dell'anime. In italia è stato ribattezzato "Mille Emozioni tra pagine di un libro per Marie Yvonne", e il titolo stesso è un esplicito riferimento all'escamotage dell'adattamento: Marie Yvonne sogna di diventare scrittrice e, in questo Truman Show emozionale in soggettiva, descrive a se stessa la propria vita, come se fosse un romanzo. Il progetto è quello di pubblicare un giorno le proprie "memorie" in quello che, si spera, diventerà un best seller. I nomi della serie sono stati declinati alla francese, così da accompagnare meglio l'andamento romantico della vicenda. Localizzata per il mercato italiano nel 1998, a oggi non è ancora stata trasmessa completamente. Dopo aver "stagnato" nei magazzini Mediaset per oltre sette anni, attendendo una messa in onda su Italia Uno che non è mai avvenuta, la serie è poi apparsa a singhiozzo su IT Television, la rete satellitare prodotta da RTI Multimedia. Ma le scene di violenza e linguaggio scurrile presenti di tanto in tanto nel manga sono completamente assenti. E non potrebbe essere altrimenti, visto che la storia è stata riscritta e i dialoghi arricchiti dalla "persistente" voce narrante della protagonista. Che qualcuno salvi Marie Ivonne!

caso 2 - sailor moon
Sailor Moon e compagne hanno scatenato in Italia varie polemiche, venendo addirittura accusate di provocare l'omosessualità in età precoce! Dopo le prime due serie, "Sailor Moon" e "Sailor Moon, la luna splende", con la terza stagione iniziano i problemi per gli adattatori italiani, a cominciare dall'introduzione di una coppia lesbica, Heles e Milena. Nella prima messa in onda di questa terza serie, si notano modifiche dei dialoghi e diverse censure video. Nella seconda spariscono intere sequenze, soppiantate da flashback creati riciclando immagini vecchie. Con la quarta serie si commette un errore nell'ordine di trasmissione degli episodi e viene allungata - con scene aggiuntive - la durata della puntata originale di oltre cinque minuti. Nella quinta serie fanno notizia le "sorelle gemelle" - in originale erano due transessuali! - e la vestizione di Sailor Moon nell'ultimo episodio (volava nuda nella battaglia finale). Sei episodi sono stati sempre trasmessi in ordine inverso.

caso 3 - piccoli problemi di cuore
La serie adolescenziale dedicata ai giovani Miki e Yu è un caso che esula dalla censura. I copioni originali sono stati eliminati totalmente e i 78 episodi creati da Toei Animation completamente rimontati. Tutta la storia è stata riscritta e ri-editata, dando origine a un prodotto completamente nuovo, composto da 63 puntate, che è stato venduto come tale in tutti quei paesi dove la messa in onda di una seria animata con contenuti adulti non sarebbe stata permessa. Tra i temi "scomodi" di "Marmalade Boy" - questo il titolo della versione originale - possiamo citare scambi di coppie (che finiscono per vivere però sotto lo stesso tetto), madri alcolizzate, relazioni tra professori e studentesse, relazioni omosessuali, casi di travestitismo, cleptomania, presunti incesti, scambio di bambini nella culla, ragazze madri, etc. Ancora oggi, a distanza di quasi dieci anni, ben 15 episodi non sono mai stati trasmessi. Gli ultimi otto, mai doppiati. Avrebbe dovuto fare seguito a Piccoli Problemi di Cuore una seconda serie, della quale sono stati prodotti dieci episodi (su 26 scritti) e doppiati tre. "Miki e Yuri, questo è amore", questo il titolo di quest'altra opera di taglia e incolla, non è però mai stata terminata e non sarà programmata. I primi tre episodi circolano da tempo su Internet e sono slegati dalla storia originale, pur presentando sequenze inedite. I doppiatori sono gli stessi di Piccoli Problemi di Cuore.
 
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luc@92
view post Posted on 24/1/2009, 23:31     +1   -1




bah...io trovo ridicolo censurare alcune scene,d'altra parte trasmettendo anime a certe ore è meglio togliere snague e parolacce per i + piccoli,dando però la possibilità ai + grandi che se li vogliono godere a pieno di rivederli per intero,magari in fasce di orari non protetti...come fa mtv,che mette anche l'avviso prima del programma...
 
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.ƒull
view post Posted on 8/3/2009, 21:11     +1   -1




CITAZIONE (luc@92 @ 24/1/2009, 23:31)
bah...io trovo ridicolo censurare alcune scene,d'altra parte trasmettendo anime a certe ore è meglio togliere snague e parolacce per i + piccoli,dando però la possibilità ai + grandi che se li vogliono godere a pieno di rivederli per intero,magari in fasce di orari non protetti...come fa mtv,che mette anche l'avviso prima del programma...

Eh si però i programmi dove si litiga solamente si trasmettono in orario normale (vedasi Maria de Filippi), mentre gli Anime che, spesso, vogliono trasmettere messaggi vengono modificati e tagliati. Bah, non capisco più niente...
 
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2 replies since 17/1/2009, 12:18   90 views
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