[Anteprima PSP] Monster Hunter Freedom Unite

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darinho93
view post Posted on 22/5/2009, 17:12     +1   -1




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Ci sono giochi il cui successo è strettamente legato alle preferenze dei diversi mercati. Negli Stati Uniti per esempio Madden venderebbe anche se uscisse per il display del forno a microonde, in Italia PES e FIFA sono regolarmente in cima alle classifiche ed in Giappone... In Giappone c'è Monster Hunter!

Chi non caccia in compagnia...
La serie di Monster Hunter, come dicevamo, nonostante sia una delle più seguite nella terra del Sol Levante, stenta a decollare nel mondo occidentale. Capcom ha deciso però che il momento dell'assalto ai nostri mercati è arrivato ed ha scelto come testa di ponte Monster Hunter Freedom Unite per Playstation Portable, siamo stati quindi invitati da Halifax (distributore italiano del titolo) nelle loro sedi milanesi per un hands-on dedicato approfonditamente alla modalità multiplayer.
Nella caccia siamo stati guidati da Tommaso Varvello, giovane “cacciatore” selezionato direttamente da Capcom per affiancare i giornalisti italiani durante il primo incontro con il titolo. Forte delle sue 150 ore di gioco al precedente capitolo Tommaso ci ha guidati attraverso degli ambienti ottimamente realizzati. Le caratteristiche tecniche della PSP vengono esaltate dall'abile level design degli sviluppatori nipponici che ci propongono villaggi, grotte, pianure e montagne popolate da un discreto numero di creature e da diversi mostri la cui uccisione garantirà la possibilità di recuperarne le parti per la costruzione di armi sempre più potenti.
Ma facciamo un passo indietro al momento della creazione del gruppo. MHFU permette ad un massimo di quattro giocatori di creare delle battute di caccia via multiplayer locale, purtroppo infatti, ed inspiegabilmente, manca la possibilità di giocare online ed è così richiesta la presenza fisica dei propri compagni di avventure. Da annoverare tra i pro invece la creazione del party che risulta estremamente intuitiva, in poche mosse si è già pronti per la spedizione ed i tempi di caricamento sono ragionevolmente bassi. Prima di partire però è bene passare da casa per scegliere l'equipaggiamento e gli oggetti da portare con sè facendo però attenzione a non perdersi tra la miriade di possibilità disponibili. Le armi (così come gli oggetti quali le pozioni) sono in gran quantità (circa 1400) ed ottimamente diversificate: si va da veloci armi corte a spadoni di proporzioni titaniche passando per lance, katane ed enormi armi utili sulla distanza. Oltre ad essere in quantità spropositata, gli oggetti contundenti sono molto ben caratterizzati dal punto di vista visivo come del resto i personaggi stessi: lo stile è quello inconfondibile della serie e la sensazione di avere come alter ego un guerriero esperto fa senza dubbio piacere. Tutta questa abbondanza è andata tuttavia a pesare sull'immediatezza della gestione dell'inventario, che risulta infatti leggermente macchinoso da esplorare. Questo riguarda soprattutto la navigazione all'interno dell'inventario in combattimento, laddove scegliere la pozione da usare non è facile come dovrebbe essere.

Si passa all'azione.
Una volta che ci si è incontrati, si sono scelte le armi e si è deciso quale missione affrontare si può lasciare il campo base per la ricerca del mostro. Le missioni risultano abbastanza lineari: si attraversano le aree della mappa alla ricerca dell'oggetto della caccia (ignorando le creature minori dato che fondamentalmente risultano inutili) e quando lo si è trovato si cerca di averne ragione. La storia è infatti relegata a mero contorno e l'effettivo gameplay si traduce nel grinding (l'uccisione dei nemici fine a se stessa) più puro. E' vero che si potrà poi cercare tra la carcassa dello sconfitto bestione per ottenere parti utili alla creazione di nuove e più potenti armi, ma è vero anche che queste verranno utilizzate per sconfiggere creature più coriacee le quali a loro volta rilasceranno parti per nuove armi, per nuovi mostri e via dicendo in una continua crescita del personaggio. O meglio, crescita dell'equipaggiamento, dato che in MHFU non è tanto l'avatar ad evolversi quanto armature ed armi, ed infatti non esistono classi (quali i classici guerriero, mago, arciere), ma il ruolo all'interno della squadra sarà deciso semplicemente dall'equipaggiamento scelto.
Questo non vuol dire però che si possa comporre il gruppo solo con guerrieri lenti ed abili esclusivamente nel corpo a corpo, dato che ogni mostro avrà delle tattiche particolari e necessiterà di risposte sempre più complesse dal parte dei giocatori. La miriade di opzioni quindi va a tutto beneficio della longevità e della varietà di situazioni proposte dato che il succo del gameplay potrebbe risultare ripetitivo sul lungo periodo.
La curva d'apprendimento di MHFU è da annoverarsi tra quelle abbastanza ripide all'inizio dato che le prime fasi di gioco vanno necessariamente spese per l'apprendimento dei comandi e delle funzioni dei molti oggetti disponibili. Un prodotto quindi dedicato ad un pubblico già avvezzo al mondo dei videogiochi e che non si spaventa all'idea di gestire un inventario complesso (e per questo interessante). Elemento che potrebbe far storcere il naso anche ai giocatori più hardcore invece è il sistema di controllo, decisamente macchinoso. Il movimento del personaggio è deputato allo scomodo stick analogico della PSP e la telecamera alla croce direzionale, il che rende praticamente impossibile controllarli contemporaneamente. Ci si ritroverà infatti a riportare continuamente la telecamera dietro all'avatar con la pressione del grilletto L dato che questa rimane statica e non segue i movimenti o le curve, dando non pochi problemi ad ogni angolo. Il sistema di combattimento invece è ben realizzato con due attacchi principali, una parata e la possibilità di inanellare sequenze di colpi dando vita a combo, scomoda risulta però la necessità di rinfoderare l'arma ogni volta che si è troppo lontani dal nemico, dato che se questa è di grosse dimensioni la velocità ne risente in maniera vistosa e ci si ritrova ad arrancare.

Commento Finale
Monster Hunter Freedom Unite è un titolo che ha nel multiplayer la componente principale: affrontare da soli le missioni può risultare ripetitivo, ma in compagnia di qualche amico la curva del divertimento s'impenna, così come quella della soddisfazione data dal completamento della caccia. Purtroppo, però, il fatto che sia necessaria la presenza fisica degli altri giocatori rischia di porre non pochi ostacoli alle possibilità del titolo: trovare altre tre persone con PSP e UMD del gioco non è un'operazione facile infatti, al contrario di quanto succede in Giappone dove il titolo è diffusissimo. L'uscita è prevista per il 26 giugno prossimo, sarà il mercato a decretare il successo di questo tentativo di Capcom di portare in occidente un titolo tipicamente nipponico. Per una valutazione completa non perdete di vista queste pagine!

SPOILER (click to view)
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Fonte
Spaziogame
 
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