Speciale: The Secrets of Monkey Island

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darinho93
view post Posted on 15/7/2009, 11:26     +1   -1




Dopo quasi dieci anni di oblio sembra che finalmente la serie di Monkey Island stia per riconquistare il ruolo di protagonista indiscusso della scena videoludica, grazie al remake del primo episodio in arrivo su Xbox 360 e PC e al debutto di una nuova serie di episodi, firmati Telltale Games su WiiWare e piattaforma Windows.
Per tutti coloro che si sono avvicinati solo recentemente al mondo dei videogiochi o per tutti quelli che fino a questo momento hanno vissuto con la testa nella sabbia abbiamo pensato ad un breve speciale in grado di riassumere tutto quello che è successo finora in questa storica serie.
I primi tre episodi e tutto il genere di avventure Lucasfilm (ora Lucas Arts) sono legate indissolubilmente allo SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion) lo storico linguaggio di programmazione nato con Maniac Mansion. In realtà lo SCUMM non è un vero e proprio linguaggio di programmazione, ma è un'utility in grado di semplificare il processo di sviluppo di un gioco, permettendo di combinare sfondi, dialoghi e la manipolazione di oggetti senza richiedere complessi programmi di programmazione. Questa sua facilità d'uso ha permesso di mantenere una radice comune negli oltre 10 anni di vita di questa applicazione che ha consentito di essere utilizzata sul Commodore 64 (nel 1987 con Maniac Mansion) fino a Windows 95 (nel 1997 con La maledizione di Monkey Island) passando senza indugio dal Mega CD al CDTV.
Se per The Secret of Monkey Island e Monkey Island 2: LeChuck's Revenge è stata sfruttata la cosiddetta versione 5, con La maledizione di Monkey Island si è arrivati all'ultima, gloriosa versione 8.
Ma andiamo insieme a scoprire questo piccolo pezzo di storia videoludica:

The Secret of Monkey Island (1990)
The Secret of Monkey Island è un’avventura grafica nata nel 1990 dalla collaborazione tra Ron Gilbert (Maniac Mansion, Zak McKracken, Indiana Jones e l’Ultima Crociata), Tim Schafer (Maniac Mansion, Day of the Tentacle, Full Throttle, Psychonauts e Brütal Legend) e Dave Grossman (Day of the Tentacle, Sam&Max Season 1-2). E' stata prodotta da Lucas Arts (ai tempi Lucas Films) su Amiga, Atari ST, DOS, Mac OS, Sega CD, FM Towns e a breve su Xbox 360 e Windows. Protagonista della storia è Guybrush Threepwood, un simpatico giovane dal passato oscuro, che come unico desiderio ha quello di divenire un pirata. Per realizzare il suo sogno raggiunge l’isola di Melee, celebre per essere frequentata dai pirati. In una lercia locanda ne incontra finalmente 3, ma per essere accettato da questi lupi di mare, Guybrush dovrà affrontare tre prove: sconfiggere l’abilissima Carla in un duello ad insulti, rubare la statua dalla tenuta del Governatore Elaine Marley ed infine la più classica delle quest, ovvero trovare un tesoro sepolto.
Durante questa fase dell’avventura il giovane Guybrush si innamorerà della stessa Governatrice dell'isola, che sfortunatamente viene rapita dal fantasma di LeChuck, che si invaghisce di lei e la porta sulla Monkey Island. Riunita una ciurma e comprata una nave, Guybrush parte finalmente alla volta di questo luogo, dando così il via ad una delle storie più amate e strampalate di tutti i tempi.
Quello che a distanza di anni rimane nella mente di The Secret of Monkey Island è la serie di dialoghi, situazioni e puzzle davvero fuori di testa, capaci di divertire oltre che stupire tutti i giocatori, per la fantasia e pazzia con la quale sono stati ideati; incastonati oltretutto in un universo di gioco ironico e costantemente sopra le righe.

Monkey Island 2: LeChuck's Revenge (1991)
Queste caratteristiche divengono in breve tempo il marchio distintivo della serie, grazie anche al fatto che queste sono state mantenute immutate in Monkey Island 2: LeChuck's Revenge, nel quale gli stessi Shafer, Grossman e Gilbert si gettano a capofitto a nemmeno un anno di distanza.
Quello che ne viene fuori è un titolo che nelle meccaniche e nell’ambientazione magari non inventa nulla, ma che sublima tutta la follia, l’ironia e lo stile della serie per creare quella che unanimemente è considerata come la migliore avventura grafica della stessa Lucas.
La trama è ambientata alcuni mesi dopo la fine del primo episodio, con il povero Guybrush che, appeso a testa in giù, racconta a due pirati il suo recente passato: si parte con della sconfitta di LeChuck per arrivare alla ricerca del BigWhoop un tesoro leggendario disperso per i mari dei Caraibi che lo renderebbe l’uomo più potente e famoso dell’arcipelago. Il tutto è cominciato nel momento in cui Guybrush ha deciso di rompere l'embargo che Largo LaGrande, ex nostromo di LeChuck, ha posto sull'Isola di Scabb. Per sconfiggere il feroce pirata ha dovuto aiutare la Signora del Voodoo a creare una potente bambola vodoo, capace di sconfiggere lo scagnozzo di LeChuck. Ma la vita non può mai essere così semplice per il povero pirata. Durante il combattimento col nostromo, il povero ingenuo si fa rubare la barba del suo antico nemico, che viene utilizzata per farlo risorgere. A questo punto l'unico modo per sconfiggere LeChuck è nascosta nel Big Whoop. Dopo una serie di peripezie il nostro eroe finalmente trova il luogo nel quale è sotterrato il celeberrimo tesoro, si cala da una corda... e lo ritroviamo nello stesso istante nel quale la storia è cominciata pronto per continuare la lotta con la sua nemesi.

The Curse of Monkey Island (1997)
Dopo Monkey Island 2: LeChuck's Revenge inspiegabilmente la serie si interrompe, il trio di geniali menti dietro la sua realizzazione si separa, lasciando così Monkey Island senza i suoi creatori. Per i più accaniti fan, la serie non sarà più la stessa, anche se cercherà sempre di mantenere l’umorismo e la follia che ha così ben caratterizzato l’universo di gioco.
Si deve attendere fino al 1997 per avere un nuovo episodio, The Curse of Monkey Island, come detto l’ultimo ad utilizzare il glorioso SCUMM, qui riproposto in maniera pesantemente ritoccata, molto più intuitiva e flessibile rispetto al passato. Le tante azioni testuali sono state sostituite da un’icona che rappresenta un occhio, una mano ed una bocca per indirizzare il giocatore verso le uniche interazioni possibili.
Beneficiando dell’avanzamento tecnologico avvenuto nel frattempo, The Curse of Monkey Island presenta un aspetto grafico molto più cartoonesco e dettagliato, oltre che a linee di dialogo completamente recitate.
Come al solito troveremo il povero Guybrush Threepwood in un mare di guai. Sospeso in aria a cavallo di uno strano mezzo sorretto da palloncini ad elio il pirata sta cercando di rammentare come è fuggito da Big Whoop e dalla sua maledizione. In ogni caso il nostro eroe riesce a raggiungere Plunder Island, governata dalla sua amata Elaine. Dopo tante peripezie decidono di convolare a nozze, suggellando il loro amore con un bell’anello di diamanti, che, per sua sfortuna, Guybrush ha trovato nel tesoro di LeChuk. Poteva tale gioiello non essere afflitto da una maledizione vodoo? Naturalmente no, ed ecco che comincia l’avventura per far tornare in vita Elaine, tramutata in una statua d’oro massiccio e per spezzare la maledizione gettata dal crudele pirata.
Nonostante la lunga attesa e la dipartita dei creatori la La maledizione di Monkey Island è stata ben accolta sia dalla critica che dal pubblico, spingendo di li a poco la Lucas a programmare un nuovo capitolo.

Escape from Monkey Island (2000)
Fuga da Monkey Island arriva a distanza di pochi anni dal terzo episodio della serie. Esso segna indelebilmente la fine dell’era dello SCUMM essendo stato programmato utilizzando il motore grafico GrimE. Sempre di casa Lucas questo engine nato con Grim Fandango, rispondeva alle nuove esigenze tecniche e di gameplay delle avventure moderne. La principale differenza è che questa volta i personaggi si muovono in un ambiente tridimensionale, ma a conti fatti esso mantiene le stesse caratteristiche e funzioni del vecchio SCUMM, con interazione tra personaggi, sfondi e dialoghi.
Anche questa volta il cuore della serie è rispettato. Citazione dissacranti (chi non ricorda Monkey Kombat?), ironia, nonsense e personaggi fuori di testa sono sempre al centro di questa produzione.
Dopo essere convolati a nozze ed aver passato una movimentata luna di miele, Guybrush ed Elaine tornano a Mêlée Island dove scoprono di essere stati dati per morti. In questo modo l’isola è in subbuglio, sono state indette nuove elezioni per la carica di Governatore e la loro casa è a rischio demolizione. Come se non bastasse devono sventare un piano che prevede l’eliminazione di tutti i pirati dei caraibi attraverso il temibile manufatto vodoo conosciuto come l’Insulto Supremo capace di donare istantaneamente il dominio si tutti i Caraibi e impiantarvi il turismo e il capitalismo. Ma è possibile che stavolta non ci sia lo zampino di LeChuck dietro tutto questo marasma?
Nonostante la buona accoglienza dopo Fuga da Monkey Island la serie è finita per 9 anni nell'oblio, nonostante le divertenti linee di dialogo in game che assicuravano che, i principali protagonisti del gioco, avevano firmato un contratto per almeno 5 episodi, lasciando i fan completamente a bocca asciutta. Almeno fino ad oggi.

Commento Finale
Proprio in questi giorni la serie di Monkey Island sembra rivivere una seconda giovinezza. Se da un lato su PC ed Xbox 360 sta arrivando il remake in alta definizione del primo capitolo, dall’altro i ragazzi di Telltale Games hanno ripreso in mano l’IP ed hanno intenzione di riprendere la serie esattamente da dove era stata interrotta, come hanno fatto con Sam&Max. Rimanete su Spaziogames per scoprire se queste nuove incarnazioni del Segreto dell’isola della Scimmie sono in grado di sostenere questa pesante eredità.

SPOILER (click to view)
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Fonte
Spaziogame
 
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