Fallout 3 - Il bello della libertà

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LiViO_95™
view post Posted on 1/9/2009, 08:48     +1   -1




Tra gli elementi che rendono un GDR degno di essere giocato non si sfugge a tre parametri fondamentali come l'esplorazione, la libertà e la qualità (ma anche la quantità) delle quest. Memore della lezione dei due predecessori (veri campioni in queste tre categorie), Fallout 3 fa proprio dell'esplorazione di Washington e dintorni uno dei suoi principali pregi.

UN MONDO A NOSTRA DISPOSIZIONE
L'ambiente di gioco non è solo molto vasto, ma anche totalmente esplorabile e ricchissimo di luoghi da visitare, siano essi piccoli villaggi, edifici (una scuola, case disabitate, un museo), fogne, tunnel sotterranei, linee metropolitane, quartieri cittadini o fattorie disperse nel nulla. Si potrebbe benissimo (come abbiamo fatto per alcune ore) vagare per questo immenso e deprimente mondo post-apocalittico solo per il gusto di farlo e di scoprire nuove location sulla mappa, senza seguire nessuna quest in particolare e facendoci esperienza uccidendo tutto ciò che ci capita a tiro, raccogliendo nuove e più potenti armi e magari usandole tornando in luoghi precedenti dove alcuni mostri ci avevano fatto penare. L'esplorazione all'aperto si svolge senza nessun caricamento, ma anche là dove questo avviene (entrare in un edificio o in una sezione di esso, scoprire delle macroaree negli interni) si tratta davvero di pochi secondi e questo è un pregio da non sottovalutare. Rispetto al precedente capolavoro di Bethesda Softworks (The Elder Scrolls IV: Oblivion) abbiamo notato forse più omogeneità tra le varie porzioni delle mappe, ma questo a scapito della varietà (anche paesaggistica) dei luoghi da esplorare come però è normale che sia in una zona metropolitana come quella di Washington D.C.. Ma Fallout 3 vive anche di piccole ed uniche sensazioni.

LIBERTà AL POTERE
Basta guardarsi intorno in un qualsiasi punto delle Wasteland per vedere edifici in rovina, pochissime forme di vegetazione, ponti e viadotti crollati, acque radioattive giallastre, scheletri di edifici e strade devastate, carcasse di macchine e quanto può contribuire a creare un sentimento di solitudine, distruzione e pericolo imminente, il tutto mentre una radio manda in onda delle vecchie canzoni o un bollettino propagandistico (in un esclusivo hotel di Megaton le somiglianze con BioShock erano notevoli).
In alcuni punti poi Fallout 3 diventa un vero sparatutto dai contorni horror (nella scuola elementare di Springvale pare di essere finiti in Condemned: Criminal Origins), mentre in altre occasioni ci ritorna in mente Deus Ex e la sua umanità in rovina. Di contro abbiamo notato come alcune macroaree (per esempio la metropolitana) tendano ad assomigliarsi un po' tutte come design e topografia delle mappe e qualche edificio esplorabile in più non avrebbe fatto male, ma rispetto a un altro titolo molto simile come S.T.A.L.K.E.R. Clear Sky si respira comunque una maggior libertà di movimento (il che è tutto dire), vista la quasi totale assenza di steccati invisibili o di recinzioni che ci impediscono di proseguire senza alcuna ragione.

PER QUALCHE MISSIONE IN PIù
Passando invece alle quest, Fallout 3 non sarà forse uno dei GDR più innovativi di sempre, ma diventa ormai difficile, anche in titoli estremamente liberi e adulti come questo, proporre qualcosa di veramente originale. Nel complesso le missioni che ci vengono proposte (e che, lo ricordiamo, nella maggior parte dei casi siamo liberi di accettare o no) consistono nel recarsi in un determinato luogo, "disinfestare" una zona dai nemici, portare un oggetto a un PNG, liberare un personaggio sotto assedio e così via. La cosa bella delle quest è che bene o male la loro natura e le azioni e i luoghi coinvolti hanno quasi sempre una stretta attinenza con la trama principale, o comunque con la tragica situazione che stiamo vivendo (si veda quella degli schiavisti), senza quindi il rischio di essere costretti a risolvere incarichi che nulla hanno a che fare con il plot del gioco e che, dopo un po', verrebbero inevitabilmente a noia (uno dei difetti principali riscontrati ad esempio in Sacred 2: Fallen Angel).
Alcune quest ci obbligano inoltre a prendere scelte morali decisamente "pesanti", mentre in altre un banale errore causato dal nostro Bad Karma o da una disattenzione ci impedisce di portare a termine una missione facendoci così rinunciare ai punti esperienza. L'unico aspetto negativo riguarda forse gli eccessivi spostamenti che qualche quest ci obbliga a fare, anche perché, non essendo presenti veicoli o animali da trasporto (così essenziali invece in The Elder Scrolls IV: Oblivion) certi percorsi possono risultare fin troppo lunghi e noiosi (a volte però è possibile spostarsi immediatamente tra una zona e l'altra se nell'area non ci sono nemici).

Fonte:next.videogame.it
 
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cecevswade
view post Posted on 1/9/2009, 08:56     +1   -1




questa notizia e l'altra riguardante la tuta nn sarebbero news quindi stai attento a dove posti...
 
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LiViO_95™
view post Posted on 1/9/2009, 09:00     +1   -1




SPOILER (click to view)
sposto in...?
 
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cecevswade
view post Posted on 1/9/2009, 09:12     +1   -1




si ok quì può andar bene...
 
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3 replies since 1/9/2009, 08:48   69 views
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