Speciale Software House: Eidos

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cecevswade
view post Posted on 3/9/2009, 22:06     +1   -1




Nel panorama videoludico mondiale sono poche le case di sviluppo europee che hanno saputo ritagliarsi un’ampia fetta sul mercato internazionale, una di queste è sicuramente la Eidos Interactive. Inizialmente sorta con scopi del tutto differenti da quelli attuali, oggi è apprezzata in tutto il mondo per le sue storiche saghe legate al mondo console e a quello PC. E’ dunque con onore e curiosità che Spaziogames vuole regalare questo piccolo omaggio ripercorrendo brevemente le tappe più significative della software house britannica, dagli albori fino agli sviluppi attuali, passando ovviamente per i titoli che l’hanno resa famosa. Ed è un’occasione in più per apprezzare i capolavori del passato e guardare al futuro con crescente ottimismo.

Un po’ di storia
Nata nel 1990 col nome di Eidos plc, la società fondata da Stephen Bernard Streater si occupava di software relativo alla compressione video e all’editing. Complice una buona gestione del capitale e lo sviluppo del mercato, poco tempo dopo, l’azienda decise di allargare il proprio settore acquisendo Domark, Simis e Big Red società sviluppatrici di videogiochi che da lì a poco si sarebbero fuse per diventata la Eidos Interactive nel 1995. Tra i titoli delle software house coinvolte figuravano Championship Manager e Hard Drivin’ fra i più famosi. Grazie al successo commerciale ottenuto con le prime pubblicazioni, Eidos decide di investire nuovamente e nel 1996 acquista Centregold plc unione di Centresoft e US Gold. In seguito Centresoft verrà venduta e rimarrà soltanto US Gold, scelta che si rivelerà azzeccata poiché in US Gold figurava anche Core Design, che in seguito avrebbe sviluppato nientemeno che Tomb Raider. A questo punto la struttura della società è quasi completa, il settore dei videogiochi è in forte ascesa ed Eidos ci si butta a capofitto con altri oculati investimenti. In breve diventa la società a più rapida crescita economica nel mondo, con un capitale di aumentato di quattrocento volte dal 1993 al 1999.
Successivamente l’azienda britannica scelse di investire per pianificare lo sviluppo di una console propria basata su RISC Os, tuttavia, come sappiamo, tale idea resterà soltanto in fase sperimentale. Fra le tappe più importanti che ne hanno segnato la storia, non possiamo non citare il presunto tracollo finanziario avvenuto agli inizi degli anni Duemila. In questo periodo le voci di una cessione o di una fusione si fecero insistenti e la società valutò seriamente diverse proposte, la prima arrivò nel Marzo 2005 da John Riccitiello. Il presidente di Electronic Arts fece un’offerta consistente tramite il proprio fondo Elevation Partners, tuttavia l’affare non andò in porto. Pochi giorni dopo si fece avanti Sci Entertainment, società sviluppatrice fra gli altri del discusso Carmageddon, con una valutazione superiore rispetto a quella di EA. L’acquisizione avvenne definitivamente nel Maggio dello stesso anno, riuscendo così a salvare dalla bancarotta Eidos.
A seguito dei cambiamenti strutturali e dirigenziali, venne aperta uno nuovo studio di sviluppo in Canada con sede a Montreal, per dedicarsi esclusivamente a giochi per le piattaforme next-gen. Nel Febbraio 2009, Square-Enix avanza una proposta di acquisizione riuscendo a completarla a breve termine. Attualmente Square-Enix detiene i diritti sulla produzione e lo sviluppo di tutti i titoli ex-Eidos.
Nonostante il destino travagliato che ha accompagnato una buona metà degli anni Duemila, la situazione economica e progettuale di Eidos sembra essersi risollevata grazie anche ai suoi successi riscossi in tutto il mondo.

I successi internazionali
Quando si parla di una software house risulta impossibile non parlare dei titoli sviluppati, prodotti o semplicemente distribuiti. Eidos vanta un portfolio titoli invidiabile per qualità ed espansione, toccando molti generi e riscrivendo la storia in alcuni casi. Segue una breve carrellata dei prodotti, in ordine rigorosamente sparso, che in un modo o nell’altro ne hanno segnato le sorti e saranno sempre ricordati dagli appassionati come autentici capolavori.

Commandos: Behind Enemy Lines
Primo ed unico tentativo sul genere Strategia in Tempo Reale. Pubblicato nel 1998 per PC, Commandos è ricordato dall’intera utenza come uno dei più difficili titoli del genere, pensato esclusivamente per un pubblico hardcore. L’idea alla base di Commandos è semplice: un team di specialisti si ritrovano in situazioni di conflitto estreme e devono venirne a capo sfruttando le loro peculiarità: il geniere esperto in granate, esplosioni e dispositivi di demolizione, il cecchino per i colpi di precisione, il berretto verde leader del gruppo e resistente ai proiettili, la spia esperto di infiltrazioni e così via. Gran parte del fascino (e della difficoltà) derivava dal sapere usare alla perfezione e col giusto tempismo, le abilità di ciascuno dei protagonisti nei modi più disparati. Non esistevano vincoli di sorta se non quelli dati dalla missione, l’obiettivo poteva essere raggiunto in diversi modi sapendo cogliere il meglio a nostra disposizione. La visuale isometrica e la grafica bidimensionale, seppur dettagliatissima per l’epoca, non riuscivano a gestire appropriatamente il complesso sistema di gioco, appesantito inoltre da un’interfaccia scomoda e dura da digerire. Piccole pecche in definitiva, ma che hanno lasciato diversi strascichi nei capitoli successivi fino all’abbandono completo del progetto.

Legacy of Kain: Soul Reaver
Una delle saghe della scorsa generazione di videogames che ha incantato di più i giocatori. Raziel divenne il vampiro più amato di quel periodo, la sua sete di vendetta contro Kain, capo della sua stirpe, sarà motivo di determinazione per tutta la durata dell’avventura. Il prologo narra della gelosia di Kain nei confronti di Raziel, capo delle Legioni di vampiri, a causa delle ali di quest’ultimo. Non potendo sopportare l’evoluzione unica del suo generale, Kain brutalmente gliele strappa via gettandolo nell’Abisso. In una delle scene più evocative dell’intero panorama Playstation, assistiamo inermi allo sprofondare di Raziel, consapevoli della sua distruzione e del suo odio. Tralasciando la trama davvero curata, il gioco si fa notare per l’aspetto tecnico e il carisma del personaggio. Sul fronte della giocabilità era possibile utilizzare armi di ogni tipo, sfruttare i poteri della spada mangia-anime Soul Reaver, ed affrontare enigmi ambientali ingegnosi e ben strutturati. Nota importante la presenza di due piani di gioco, quello materiale e quello spettrale con diverse possibilità di interazione. Dopo un seguito ufficiale la saga è stata interrotta in questa generazione di console, tuttavia un ritorno in grande stile farebbe sicuramente felici tutti gli appassionati di Raziel e Kain.

Tomb Raider
Il titolo che ha caratterizzato un’era videoludica e ha scosso la storia dei videogiochi come pochi. Una rivoluzione, autentica, decisa ed inaspettata sotto tutti i punti di vista. Pescando un po’ dai platform, un po' dai titoli d'action Core Design getta le basi per quello che ridefinirà il concetto stesso di gioco d’azione/avventura in tre dimensioni. Grazie alle avventure di Lara Croft, Sony Playstation mostra tutta la sua potenza e si impone come leader del mercato console di quel periodo. Come accade spesso per le idee rivoluzionarie, la formula alla base è semplice: ambienti tridimensionali di rara bellezza ed evocativi, liberamente esplorabili dalla nostra eroina, musiche sopraffine e animazioni eccellenti, il non plus-ultra dei giochi di quell’epoca. Non più binari prefissati, non più due dimensioni, non più uno schema trito e ritrito. Una perla rara che ha segnato la storia dei videogiochi e del game design in generale. Dopo un seguito all’altezza delle aspettative, col passare del tempo la saga è implosa non riuscendo più a sollevarsi da quegli standard da lei stessa creati ed imposti. E’ soltanto in questa generazione che la bella Lara sta godendo di nuova linfa vitale, grazie al rinnovamento della formula di gioco avvenuta con Tomb Raider Underworld e destinata a migliorarsi ulteriormente nel prossimo capitolo.

Deus Ex
Un altro must have pubblicato nel 2000 per il mercato PC. A metà fra uno sparatutto in prima persona e un gioco di ruolo, Deus Ex godrà di un successo meritatissimo che produrrà un seguito ufficiale ed un altro in lavorazione. Nei panni dell’agente UNATCO, J.C Denton vivremo una trama degna di un modernissimo film cyberpunk. Nonostante la storia presentasse bivi, scelte e finali diversi, il fulcro del successo fu dato dall’incredibile varietà offerta dal titolo Ion Storm. Molti aspetti del personaggio potevano essere cambiati, perfezionandolo nell’approccio stealth o nella distruzione pura, modificandolo a livello fisico con innesti robotici, o sviluppando una gran serie di abilità tutt’altro che opzionali, in base alla distribuzione di punti esperienza accumulati. La risoluzione di un ostacolo, in questo senso, passa in rassegna attraverso tutta una lista di opzioni realmente praticabili. Tipico esempio: porta chiusa e stanza piena di nemici. Possibili soluzioni: entrare sfondando la porta e uccidere tutti a suon di proiettili, hackerare il terminale della porta e creare un diversivo per attirare i nemici in un'altra zona, entrare di soppiatto rendendosi invisibile agli altri tramite l’apposita abilità e molte altre ancora. Le possibilità sono infinite e dipendono soltanto dalla fantasia del giocatore. Il seguito ha deluso parzialmente i fans, eliminando i punti esperienza del predecessore, un terzo capitolo è attualmente in fase di lavorazione.

Fear Effect
Uno dei giochi più controversi, ma allo stesso tempo affascinanti, della ludoteca PlayStation. Nei panni di Hana, Deke e Glas, tre mercenari, dovremo ritrovare la figlia scomparsa di un boss della Triade Cinese. La strttura di gioco richiama quella tipica di un survival horror, nonostante qualche venatura action. Anche in questo caso, il titolo non sarà ricordato soltanto per la trama, comunque piacevole, ma per le sue caratteristiche di gioco. Graficamente parlando i modelli poligonali non presentano ombreggiature, simulando un effetto cell shading davvero particolare, i fondali non sono né pre-renderizzati né tridimensionali, ma rappresentano spezzoni di FMV da attivare ad ogni passaggio. Il gameplay si basa sull’alternarsi dei tre protagonisti nell’affrontare una serie di enigmi e sparatorie; l’aspetto peculiare riguarda i movimenti precisi da dover effettuare in alcune occasioni, che in alcuni frangenti ricordano un po’ i laser game. Pochi anni dopo verrà pubblicato un seguito in cui saranno presenti alcuni riferimenti a scene omosessuali fra le due protagoniste, caratteristiche che attirerà non poche critiche. Indubbiamente un buon titolo, con alcune caratteristiche interessanti sebbene non all’altezza dei precedenti colossi.

Hitman
Stealth, stealth e ancora stealth, le parole d’ordine alla base della saga di Hitman, con una spruzzata di sana violenza. L’odissea dell’Agente 47, clone creato dallo scienziato Otto Wolfgang Ort-Meyer e delle sue missioni di morte, hanno conquistato e sconvolto il pubblico grazie a delle meccaniche semplici, ma inserite in un contesto diverso. Il giocatore è invitato a completare gli omicidi commissionati nel modo più silenzioso possibile, sfruttando a dovere gli “attrezzi del mestiere” e l’ambiente. Alla fine di ogni livello saranno dati dei bonus in relazione al comportamento durante la missione. Un titolo affascinante che ha un punto di forza nel suo protagonista, burattino semi immobile nelle mani dell’Agenzia, alla scoperta del suo passato. Anche in questo caso, come facilmente prevedibile, il prodotto suscitò alcune critiche in occasione delle campagne pubblicitarie del quarto capitolo della saga. Un gioco che pian piano ha saputo rinnovarsi offrendo una discreta varietà pur mantenendosi stretto alla formula originale.

Questi sono solo alcuni dei titoli che hanno decretato il successo di publisher o sviluppatore di Eidos Interactive. Per motivi di spazio non possiamo citarli tutti, ma annoveriamo anche la pubblicazione di Final Fantasy VII per PC, la serie Thief, il picchiaduro a scorrimento Fighting Force e Lego Star Wars.

Situazione attuale
Attualmente impegnata nella produzione di capolavori già acclamati come Deus Ex 3 e il nuovo capitolo di Tomb Raider, Eidos rappresenta un nome importante per tutto il mercato di riferimento. Recentemente si è buttata nel mercato affollato dei MMORPG con Age of Conan, il cui successo attuale dimostra, ancora una volta, la bravura dell’azienda britannica nell’individuare il settore ed il momento appropriato. Siamo certi che sono in previsioni ancora moltissimi titoli e fra questi, molti rappresenteranno autentiche perle rare per il futuro, nonostante una standardizzazione preoccupante del mercato.

 
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