[Recensione] TNA iMPACT!

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cecevswade
view post Posted on 21/9/2008, 12:18     +1   -1




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TNA iMPACT!


Genere: Picchiaduro
Produttore: Midway
Sviluppatore: Midway
Distributore: Cidiverte
Lingua: Italiano
Giocatori: 1-4

Recensione a cura di:
Claudio "Shiryo" Consoli



[ps3, x360] Ogni appassionato di Wrestling, come il sottoscritto, ha un incontenibile attrazione per qualunque videogame che porti il coreografico Sport Entertainment sugli schermi di una console. Dopo una lunga attesa, è finalmente tempo di mettere le mani sull’atteso TNA iMPACT!, titolo Midway che punta a togliere il monopolio del genere all’ormai classica serie WWE Smackdown! di THQ , così come la stessa federazione Total Non Stop Wrestling è riuscita con successo a fare con la World Wrestling Entertainment per quanto riguarda gli show televisivi.

Let’s get ready to rumble!
TNA iMPACT, sviluppato da Midway, si propone ai videogiocatori con un intento particolare: contrastare la serie concorrente, da anni molto apprezzata tra i fan, proponendo una giocabilità immediata, in modo tale da far avvicinare chiunque - e non solo il classico appassionato - a questo sport misto a spettacolo.
In netto contrasto con WWE Smackdown! vs RAW, che ogni anno apporta aggiunte al gameplay rendendolo sempre più completo, ma di difficile apprendimento per i nuovi utenti, TNA iMPACT si distingue per una giocabilità in puro stile retrò, con controli facili da apprendere e padroneggiare. Riferendoci alla versione per Playstation 3, abbiamo il Quadrato per i pugni, X per i calci, Triangolo per le presa, e Cerchio per le mosse conclusive e le schienate. Il tasto R1 funge da contrattacco e parata, mentre L1 sarà il “modificatore potenza”. Proprio tenendo premuto il modificatore ed eseguendo pugni, calci e prese, utilizzeremo l’attacco alternativo per ogni tipologia di colpo, che risulterà più potente di quello standard. La scelta della mossa da eseguire, ad esempio una presa anziché una irish whip, sarà determinata dalla pressione o meno del moltiplicatore e dallo spostamento in una determinata direzione della leva analogica, normalmente utilizzata per muovere il personaggio. Nonostante l’intento “Pick Up & Play”, l’apprendimento dei controlli è inizialmente macchinoso: il tutorial è composto da una serie di video non interattivi che ci aiuterà solo parzialmente. Solo giocando due o tre partite, intervallando il menù dei comandi all’azione di gioco, riusciremo ad apprendere le basi necessarie per non essere più presi a calci per tutta l’arena sino al centro del ring. Le modalità di rilievo disponibili sono l’Esibizione, dove potremo affrontare diversi tipi di match singolo, che vedremo del dettaglio più avanti, la Storia e Crea un Wrestler, l’immancabile editor per realizzare personaggi originali.

Subito nella mischia
Appena acceso il gioco, la tentazione più forte sarà sicuramente di proiettarsi in un match esibizione, per entrare subito nel vivo dell’azione. In questo caso, per quanto riguarda le possibilità offerte dal titolo Midway, abbiamo Standard Match e Tag Team, i classici incontri con regole base rispettivamente 1vs1 e 2vs2; Free for all, abbreviato FFA, che vedrà affrontarsi 4 Wrestler ognuno per sé e in cui vincerà il primo che schiena o sottomette uno qualsiasi degli avversari; Ultimate X e la variante FFA, in cui lo scopo sarà di sganciare una X appesa al centro di cui cavi incrociati, sospesi a circa 3 metri d’altezza rispetto al centro del ring; Sottomissione che richiederà di far cedere l’avversario per vincere, e per ultime la Partita FCA con la sua variante Tag Team, in cui potremo vincere schienando o sottomettendo gli avversari anche fuori dal ring, nei limiti dell’arena. Il confronto con la serie Smackdown!, impossibile da evitare vista la tipologia di gioco, vede TNA ridimensionato, con la presenza di modalità al “minimo sindacale”, che vedono nell’ Ultimate X l’unica capace di dare un ritmo differente alla giocabilità.

Suicide… era il mio nome
La storia, con una trama originale e non ispirata agli avvenimenti del vero Show TNA, ci mette nei panni di Suicide, Wrestler di successo che nell’introduzione vedremo battere chiunque gli si ponga davanti, con il suo inquietante costume completo, da testa e piedi, proiettandosi cosi verso il titolo di campione. Purtroppo per lui invidia ed interessi porteranno due loschi figuri a catturarlo, picchiarlo tanto da renderlo irriconoscibile e lasciarlo in mezzo ad una strada morente. Ci risveglieremo in un ospedale dalle dubbie norme igieniche, riuscendo a scorgere a malapena tra le bende sul nostro protagonista, un volto tumefatto ed ustionato. I medici sapranno però ridarci nuova vita, e questo sarà il punto in cui il videogiocatore diverrà protagonista. Tolte le bende, dovremo infatti ridefinire l’aspetto del nostro character, scegliendo tra aspetto, capigliatura, vestiti e via dicendo. Terminata la fase di editing, ricominceremo la nostra scalata verso il successo partendo da un ring messicano, posto al centro di una piazza di paese, contornato da galline saltellanti, in un incontro che ci vedrà combattere una serie di avversari originali. Vincendo avremo modo di sbloccare nuove mosse da attribuire al personaggio, cosi da caratterizzarlo in maniera sempre maggiore. Da una parte, la formula risulta riuscita, rendendo anche la trama stessa un minimo interessante, dall’altra sembra che la storia in sé, cerchi di giustificare le immense mancanze dell’editor dei Wrestler

Creatività limitata
Come dicevamo, l’editor di Wrestlers è assolutamente limitato. Una simile mancanza di opzioni e possibilità farà tornare alla mente giochi del tra-passato come WWE Attitude per PlayStation 1. Le fisicità sono solo 3, “atletico”, “forte” o “pesante”, senza possibilità di variare altezza , peso o proporzioni e con una scelta di dettagli muscolari selezionabile solamente tra 3 tipi molto simili. Le colorazioni della pelle sono 12 gradazioni predefinite, con la sola variante di pelle liscia o pelosa, anche in questo caso appena visibile. I look prevedono pochissimi tipi di barba e capelli, cosi come il vestiario è limitato in maniera sconvolgente, tanto da far comprendere subito che difficilmente avremo modo di ottenere un Wrestler vagamente somigliante a quello da noi amato e non presente nel roster. A meno che questo sia una superstar famosissima, preferibilmente degli anni ’80, ed allora troveremo componenti creati appositamente, in maniera malcelata, tra i pochi disponibili.

Un improbabile salto nel passato
E’ impressionante quanto giocare con TNA iMPACT! dia la sensazione di essere davanti ad un titolo di vecchia generazione. L’impatto grafico è mediocre, con atleti poco realistici, dotati di modelli tridimensionali dall’aspetto datato e che si salvano solo grazie a delle texture piuttosto definite. I movimenti nello spazio e le animazioni delle mosse portano alla mente titoli sfortunati usciti differenti anni fa, con un evidente pattinamento dei personaggi sul terreno ed una varietà di mosse sotto la sufficienza. Il numero di colpi differenti eseguibili è disarmante e v’è un riciclo evidente delle prese e delle movenze tra vari Wrestlers. Il titolo mostra limiti ormai superati dalla concorrenza diversi anni fa: uscendo dal ring, è impossibile percorrere la rampa che porta al titantron, cosi come risulta impossibile interagire in alcun modo con l’arena, il tutto per un’impressione generale di gioco già vecchio. Vi sono però anche fattori positivi che rendono la giocabilità un po' più interessante: nei match a più wrestlers ad esempio, ci accorgeremo che è possibile interrompere (quasi) tutte le mosse già in esecuzione, scelta mai inclusa nella serie concorrente e che permette, ad esempio, di bloccare sul nascere manovre che danneggerebbero un nostro compagno, senza così dover attendere l'esecuzione completa di una mossa e rischiare oltretutto di essere a nostra volta colpiti da un avversario. Degna di nota anche la possibilità di contrattaccare una presa avversaria e di subire a nostra volta un contrattacco. Tra giocatori più abili è possibile vedere più ribaltamenti di fronte, prima che una manovra conclusiva venga realizzata con successo. Purtroppo pro e contro della giocabilità vengono accompagnati da un comparto audio anch’esso insufficiente. Se da una parte ci sono musiche apprezzabili per gli amanti del genere ed un ottimo doppiaggio inglese nei filmati e negli annunci dei Wrestlers, dall’altra abbiamo gli effetti sonori che riguardano i colpi decisamente poco convincenti ed una telecronaca in italiano tutt’altro che coinvolgente, con un tono monotono, poco convinto, e con una ripetitività delle medesime frasi talmente elevata da renderla inascoltabile già dopo due o tre incontri.
 
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