| Eluana non c’è più! Prevedibile che, senza idratazione ed alimentazione, la fibra fisica, stremata da una serie di sofferenze trascinate da ben 17 anni, si prolassasse. Il momento del silenzio. Ancora fasciato dalla cronaca, dalle indagini autoptiche, dalla curiosità scandita dallo squillo delle campane a morte, che ovatta la sbigottita Udine. Ai piedi de La Quiete, il dolore, la curiosità, il silenzio, la preghiera. La meraviglia. Non si pensava che durante il duello tra Governo e Colle, un blocco renale potesse recidere il filo della debole vita. Congiunto ad arresto cardiaco, che ha scatenato un quadro clinico, sancendone il decesso. Ora la coscienza di tanti interpella se stessa. Fino a che punto Eluana doveva morire, su una sua presunta volontà! Su questa triste vicenda, che ha tenuto il fiato sospeso di tutt’Italia, in attesa che mercoledì il decreto potesse giungere alla Camera, per tramutarsi in legge, la mitragliata mediatica. Inevitabile. L’agonia di Eluana! Domani, un altro giorno sul quale il padre Beppino si stringerà ancora di più la testa tra le mani. Ricordando la figlia, prima dell’incidente a vent’anni. Ma anche fino a che punto quella vita in coma vegetativo, non gli manchi. La notizia ricevuta dall’anestesista, il colpo di grazia, dato lo stato di salute dichiarato buono in mattinata. Nulla faceva temere il peggio. La scure di una sentenza di morte eutanasica. Applaudita perfino da qualcuno davanti alla clinica. Una morte orribile, perchè voluta. Anche il Dalai Lama era intervenuto nei giorni scorsi su questa vicenda. La massima autorità buddista aveva scisso i casi: tra corpi lasciati andare, perchè senza speranza di riprendere la vita e corpi ancora aggrappati alla vita. L’accanimento terapeutico, sul quale si discetta per il testamento biologico, ben diverso dal sottarrre cibo e liquidi. Beppino ricorda le parole di Eluana “La morte fa parte della vita”. Chiuso nel suo dolore. Assediato dai dubbi e dalle critiche. Accusato quasi d’eutanasia. Ha lottato per il diritto alla morte della propria figlia. Non per la vita! Anche se in ossequio alla coscienza laicale. Il problema è che Eluana era viva, prima che si decidesse di farla spegnere. Nessuno avrebbe pensato che lasciasse tutto così improvvisamente. Il monitoraggio non allertava. Le suore misericordine, l’avrebbero salvata! Per 17 anni l’avevano curata con amore. Oggi, la piangono in un dolore, anche per l’umanità. Il nostro Paese ha varato l’eutanasia!
|